Oltre 5,4 miliardi di euro di risorse della Regione Toscana investiti tra il 2014 e il 2019 per la cura del ferro, per la viabilità, per il trasporto su gomma e per le ciclovie: è quanto rivendicato oggi dall’assessore toscano alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli in occasione del convegno ‘La Toscana che si muove: territorio, infrastrutture, trasporti dal dire al fare’. “Più che sperare, noi lo pretendiamo a questo punto” che il Governo faccia la sua parte sulle infrastrutture, sostiene il Presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi.
Tra le opere realizzate, o in corso di realizzazione, è stato evidenziato il raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca, la variante di valico, il maxilotto della Due Mari Grosseto-Fano, la gara per l’affidamento dei servizi di Tpl ad un gestore unico, i 36 milioni per le infrastrutture ciclabili e la tramvia fiorentina. “La Regione ha lavorato intensamente per l’affermazione di una mobilità sostenibile – ha detto Ceccarelli -: sono stati investiti oltre 5 miliardi di euro negli ultimi cinque anni per migliorare la dotazione infrastrutturale e garantire un trasporto pubblico locale più efficiente e più appetibile. In questi anni sono andati avanti gli interventi sulla viabilità regionale, abbiamo riattivato cantieri come quelli della 429 o della 69, abbiamo cofinanziato quelli di interesse statale come il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca o della Granaiolo-Empoli”. Ancora da realizzare o completare, ha ricordato l’assessore, “la Tirrenica, la Darsena Europa, il sottoattraversamento di Firenze, la Due mari: insieme ad altre opere sono gli obiettivi che vanno rimessi immediatamente in opera”.
“Nei prossimi giorni – ha detto ancora – la ministra De Micheli sarà a Firenze, tutto questo lo metteremo sul tavolo chiedendo che si recuperi il tempo perso”. Per dotare la Toscana di un sistema infrastrutturale e di trasporti adeguato, è stato ricordato, “sono già programmati 13 miliardi di investimenti riferiti quasi esclusivamente a opere di competenza nazionale. Di questi 13 miliardi solo 5,5 sono stati effettivamente utilizzati, ma devono essere ancora realizzati interventi per un valore di 7,6 miliardi”.
“Abbiamo alle spalle cinque anni – ha aggiunto Rossi – con un lavoro ottimo dell’assessore Ceccarelli sulle infrastrutture. Oltretutto bisogna dire che il nostro impegno è andato nella direzione che chiedono i giovani cioè di ridurre le emissioni di Co2: la cura del ferro, le piste ciclabili, la tramvia, ma anche il trasporto ferroviario, dove abbiamo speso molto, e anche la nuova gara del trasporto pubblico su gomma che riduce le emissioni di Co2″.
Allo stesso tempo, ha precisato Rossi, “dobbiamo garantire il diritto alla mobilità delle persone e dobbiamo garantire anche la mobilità delle merci perché la nostra regione sia attrattiva, ci sia lavoro e occupazione. Noi proponiamo che su questa strada si continui a lavorare e questo vuol dire dare assoluta priorità all’alta velocità e alla stazione di Firenze senza la quale non entra nemmeno più un spillo nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, significa dare alla Toscana una pista adeguata perché non sono le piste, ma sono gli aerei la fonte delle emissioni di Co2 e una pista adeguata anzi riduce anche l’impatto di Co2”.
Per il governatore, “significa dare alla Toscana un corridoio tirrenico che metta in collegamento dal nord al sud del Paese passando anche dalla costa e poi un’altra serie di opere sulle quali siamo particolarmente impegnati. Chiediamo che il governo agisca con coerenza”.