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A Firenze si ricorda Don Milani: i cittadini dipingono manifesti con gli articoli della Costituzione

Don Milani

Firenze, il 27 maggio 2023 si festeggerà il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani. Proprio per ricordarlo è stato presentato il 7 dicembre, cioè nel giorno in cui, nel 1954 alle ore 16.30, don Milani veniva trasferito a Barbiana da San Donato a Calenzano, un progetto che prenderà vita nelle strade cittadine questo dicembre.

La compagnia teatrale fiorentina dei Chille de la Balanza ha infatti invitato i cittadini a dipingere manifesti-numeri unici su articoli della Costituzione, da comporre in modo da dar vita a grandi manifesti di 6 metri per 3, col motto di Don Milani ‘I care’, da far affiggere nelle strade dal 16 dicembre. All’iniziativa hanno aderito, dipingendo, più di 100 persone.

“Ci stiamo preparando a celebrare il centenario della nascita di Don Milani – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – e questa anteprima offerta dai Chille de la Balanza lo fa in un modo contemporaneo e corale, un modo che a Don Milani sarebbe piaciuto sicuramente perché parte dal basso, coinvolge il più largo numero di persone possibile e, come sono solite fare le performance e lo stile della compagnia diretta da Claudio Ascoli, tocca i temi dei diritti, della giustizia sociale, di denuncia dell’indifferenza, di invito a una presa di posizione, in questo caso a favore della Costituzione”.

La presentazioni si è svolta in Regione Toscana alla presenza di Giani, del direttore della compagnia Chille de la Balanza Claudio Ascoli, dell’assessora del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, del responsabile della commissione diocesana su Barbiana don Andrea Bigalli, dei sindaci di Vicchio Filippo Carlà Campa, di Calenzano Riccardo Prestini, dell’assessore del Comune di Montespertoli Alessandra De Toffoli.

“L’anniversario del centenario della nascita di Don Milani – ha detto il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa – sta stimolando molti momenti di riflessione, come questo. Una lettura originale del messaggio e dell’opera del priore. Un don Milani ‘diffuso’, con una partecipazione collettiva”.

“Vogliamo invadere festosamente la città di Firenze e non solo – ha affermato il direttore Claudio Ascoli – con immagini che invitino a riflettere sull’importanza della Costituzione, fatto oggi quanto mai attuale, e sulla necessità che ognuno, citando proprio Don Milani, ‘levando le mani di tasca’, agisca. Si racconta che sul comodino accanto al suo letto, a Barbiana, Don Milani tenesse stabilmente due testi: la Bibbia e la Costituzione, la profezia religiosa accanto a quella laica e civile. E diceva: ‘il Vangelo vale solo per i credenti, ma la Costituzione è obbligatorio per tutti rispettarla’“.

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