Monticiano, con una ordinanza dell’8 marzo, il comune ha posto il “Divieto di balneazione nelle vasche termali di libero accesso in località Petriolo”.
Da qualche tempo a Bagni di Petriolo si sta verificando un In merito al fenomeno così descritto dall’Associazione Gli Amici dei Bagni di Petriolo: “L’acqua non è balneabile; la sostanza risulta oleosa, coriacea e persistente; la sostanza non ha odore particolare; il fenomeno, dopo aumenti preoccupanti, ora sta diminuendo; non sappiamo quanto sia inquinante; di tutto questo c’è un monitoraggio continuo; le analisi sono in corso; non si sanno e non si ipotizzano cause; abbiamo subito avvisato tutti, autorità competenti comprese; non abbiamo emesso comunicati stampa prima di questo; non celiamo e non nasconderemo alcuna informazione riguardante il fenomeno”.
La stessa Associazione in un comunicato stampa analizza nei dettagli la situazione senza però poter dare una spiegazione su quali siano le cause di questo strano fenomeno. Di sicuro c’è che l’acqua delle terme non è al momento balneabile, nell’acqua è presente una sostanza scura a volte nerastra.
La sostanza viene descritta come oleosa, coriacea e persistente. Gli incauti che hanno fatto il bagno in questo fenomeno sono riusciti a togliersela tutta di dosso con difficoltà e solo dopo diverse docce.
L’acqua è quindi non balneabile, non perché sia certamente pericolosa ma proprio perché non se ne conosce la sua composizione.
“La sostanza, minerale o qualunque cosa sia disciolta nell’acqua termale, – si legge in un comunicato degli dall’Associazione Gli Amici dei Bagni di Petriolo – risulta incolore al prelievo e diventa scura successivamente, sicuramente reagendo alla luce e all’aria ma anche, probabilmente, ad altri elementi come il calcare delle vasche; non è una sostanza immediatamente riconoscibile, non è detto che nelle 24 ore dal prelievo si riesca a determinare cosa sia e neanche a fare una ipotesi; non è, con quasi certezza assoluta, quella che viene chiamata volgarmente ‘fuliggine termale’, ossia quella materia scura, a volte nerastra, che abbiamo sempre visto fuoriuscire nel tempo in piccole dosi dal tubo che rifornisce le vasche e che si presenta frequentemente nella fonte termale alla base del bastione sul ponte”.
Il comunicato dell’associazione termina con un appello: “Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore questo luogo di aiutarci a sensibilizzare l’opinione pubblica, anche tramite i social media: esiste un hashtag e in caso vi invitiamo ad utilizzarlo #savepetriolo. Grazie”.