Firenze, via Canova, ore 12:30, al culmine di una lite due uomini, residenti nel campo nomadi via del Poderaccio e legati da vincoli familiari, avrebbero dato luogo ad una fuga ed inseguimento a bordo di autoveicoli.
Alcuni colpi di pistola sarebbero stati sparati durante l’inseguimento tra alcune auto nella zona di viale Canova, e secondo le prime informazioni uno scooterista sarebbe stato travolto da una delle auto mentre nessuno, al momento, sarebbe stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco.
Sul posto carabinieri, polizia e medici del 118., quello che si sa per certo e che un uomo non coinvolto ne nella lite ne nella fuga, e che viaggiava a bordo di scooter, è stato ferito e trasportato in gravi condizioni all’ospedale Careggi.
Nell’inseguimento sono rimaste coinvolte anche altre due auto che erano ferme al semaforo tra viale Canova e via Simone Martini. Nessuno degli automobilisti è però rimasto ferito. Una delle auto dell’inseguimento è finita in una siepe e si è incendiata.
L’automobilista è stato ricoverato all’ospedale di Torregalli ed è piantonato dai carabinieri. I colpi di pistola sarebbero stati esplosi, secondo un testimone, dall’auto che inseguiva l’altra vettura ma, come giĂ precisato, nessuno è rimasto ferito.
Sul posto oltre a carabinieri e polizia municipale anche il presidente del quartiere Quattro Mirko Dormentoni.
I carabinieri di Firenze fanno sapere che i soggetti coinvolti nella lite sono stati entrambi identificati e bloccati sul posto da personale Cp Firenze Oltrarno.
E arriva la condanna del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Sono sconcertato per ciò che è accaduto oggi a Firenze: è un fatto inaccettabile. Siamo al fianco del ragazzo nostro concittadino ferito e della sua famiglia – ha precisato il sindaco che, insieme con l’assessore Sara Funaro si è recato a Careggi per essere vicino al 29enne ferito – Mentre ringrazio le forze dell’ordine che hanno agito con straordinaria professionalitĂ e hanno subito assicurato tempestivamente alla giustizia i responsabili, rivolgo un appello al ministro Guardasigilli perchĂ© sia assicurata la certezza della pena e chi ha sbagliato paghi fino all’ultimo giorno. Vogliamo giustizia, senza sconti”.