Dom 22 Dic 2024
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Internet festival, la sfida è convivere con la tecnologia

“Abbiamo bisogno di un Rinascimento Umanista. Se non capiamo chi siamo, non sopravvivremo: dobbiamo sostenere la tecnologia, non diventare tecnologia”. Così Gerd Leonhard, futurologo e saggista, ha concluso il suo intervento nell’ambito di Internet Festival – Forme di futuro, che dal 2011 fa il punto sull’evoluzione degli ecosistemi digitali. Oltre 280 eventi, centinaia di relatori e decine di migliaia di visitatori si sono avvicendati per quattro giorni, dal 10 al 13 ottobre, per indagare le #regoledelgioco di una Rete sempre più pervasiva.

“Il futuro può essere un inferno o un paradiso: a fare la differenza sarà l’umanità. Perché abbiamo bisogno di più umanità nella tecnologia”, ha sottolineato Leonhard. “Servono persone pensanti per vincere le sfide che il futuro ci pone, a partire dal cambiamento climatico”. Tra i protagonisti del dibattito sviluppato in più sedi, tipico dell’evento pisano, gli scrittori e saggisti Rudy Rucker, Bruce Sterling e Zhan Rang, il capo della comunicazione di Papa Francesco Lucio Adrián Ruiz, l’esperta di dark web Carola Frediani, il direttore e regista de La Fura dels Baus Pep Gatell, il direttore di ricerca dell’Information Science and Technology Institute Fosca Giannotti, che ha sottolineato come il data mining “ponga problematiche etiche” e come sia in corso “una vera e propria chiamata alle armi dei ricercatori europei per lo sviluppo di un’informatica di cui ci si possa fidare”.

La tecnologia è però spesso un’alleata nella costruzione di relazioni di fiducia tra consumatore e produttore. E’ il caso dell’universo food nel quale, grazie ad applicazioni come pOsti, è già possibile usare la blockchain per tracciare le materie prime in ogni tappa della filiera alimentare, dalla semina al piatto. Una procedura sposata dallo chef stellato Antonello Colonna e sperimentata a Pisa con la creazione di un futuristico Bloody Mary. “La cucina non è spettacolo. La tecnologia ci aiuta, ma il cibo è prima di tutto emozione”, ha dichiarato lo chef.

Il festival ha ospitato la seconda edizione del Cybersecurity Day, appuntamento con alcuni tra i maggiori esperti del settore e occasione per fare il punto sulle sfide portate da innovazioni come il 5G. “Una rivoluzione – ha dichiarato Gianluigi Ferrari, Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa – che aprirà la strada a lavoro collaborativo, alle soluzioni per l’automotive, per la gestione delle emergenze, anche in ambito di salute. Un cambiamento epocale con inevitabili conseguenze per quel che concerne il sistema giuridico e la sicurezza dei dati. È sempre più evidente che l’informatica ha un impatto sociale: serve un codice etico per sviluppare il software”.

Le regole riguardano anche la difesa dell’ambiente, uno dei temi al centro di IF2019. A Pisa è stato dedicato spazio a startup innovative come Blue Eco Line, ideatrice di un sistema per ripulire i fiumi dalla plastica, e Apepack, che realizza un panno ad uso alimentare in grado di sostituire la pellicola. La Regione Toscana ha illustrato il progetto Toscana Plastic Free, recentemente avviato, mentre le Logge dei Banchi hanno ospitato la gigantesca Bolla +2 di Legambiente, 18 metri di lunghezza e 4 di diametro, capace di simulare gli effetti del global warming. Lo stesso vale per la domotica, dove le regole che riguardano gli effetti civilistici e penali della diffusione degli oggetti smart che abbiamo in casa sono state affrontate dal tecnologo Andrea Trapani e dai giuristi Aurora Cavo, Filippo Castagna, Roberta Vertone e Lavinia Vizzoni.

Grande successo di pubblico hanno riscosso gli eventi dedicati alle star del web, tra i quali la influencer più anziana d’Italia Licia Fertz (89 anni e 65mila followers su Instagram), i comici e videomaker The Jackal, gli youtuber Yuri “Gordon” Sterrone e la sedicenne Valeria Vedovatti, che ha firmato centinaia di copie del suo primo libro. Tutto esaurito per i concerti di Tin Men & the Telephone, che fonde jazz acustico, elettronica e visual art, e Tony Allen, icona della musica africana moderna, al Lumière.

Sempre affollata, nei giorni del festival, l’area IFKids, l’Internet Festival dei piccoli, pensato come un campus per bambini da 0 a 6 anni affiancato al ricco programma dei T-Tour, percorsi educativi e formativi per le scuole, seguiti da migliaia di ragazzi. Ovviamente, sempre sul tema delle regole del gioco.

Molto apprezzate le mostre e le installazioni ad alto tasso tecnologico nel Centro Congressi Le Benedettine, come l’esperimento di arte generativa “The Sound of the Crowd” che sfrutta la tecnica del riconoscimento facciale per trasformare i volti in suoni, a partire dai dati raccolti dalle telecamere di sicurezza disposte nelle diverse location di IF2019. Un’opera prima dell’artista e sound designer Giampaolo Capobianco prodotta da Fondazione Sistema Toscana, con Roberto Malfagia ed Emanuele Nappini (La Jetée) come executive producer e il creative coding di Fausto Baroncini, realizzata con il sostegno del Mibac e di SIAE. Sarà visitabile fino al 31 gennaio prossimo Hello World!, mostra-viaggio nel tempo che ripercorre tre secoli di storia dell’informatica, trasformando il caveau delle Benedettine in una serie di “scatole colorate” contenenti pezzi da collezione come il mitico codificatore Enigma, in grado di originare 150 trilioni di combinazioni diverse, ed Apple I, primo esemplare di macchina sviluppata da Jobs e Wozniac.

Tutti in crescita i dati relativi alla rete, fornita da DevItalia, attraverso 380 accessi wifi, 34 router captive portal, 7 nodi di accesso in fibra, 12 nodi di accesso in Wdsl. Durante il festival sono stati scaricati 3,7 TeraByte (+75% rispetto al 2018) e caricati 2,1 TeraByte (+560% rispetto alla scorsa edizione). Quasi 20mila i dispositivi mobili che si sono autenticati sulla rete del festival (19.250, +25%), 531 gli utenti che hanno avuto accesso alla rete di servizio riservata a speaker e addetti ai lavori (+18%). Il 32% del traffico è transitato sui social network (Facebook, Instagram, Twitter e altri), il 41% in upstream sui social, l’8% su mail, webcam e altro, il 14% del traffico è stato assorbito dal download, il 5% da chat varie (dati fino alle 13 di domenica 13 ottobre).