Ven 15 Nov 2024
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ToscanaCronacaSindaco si barrica in banca nel Fiorentino perché non chiuda

Sindaco si barrica in banca nel Fiorentino perché non chiuda

Si trova ancora all’interno della filiale di Londa (Firenze) di Intesa San Paolo Il sindaco Tommaso Cuoretti della cittadina e fa sapere di volerci “restare finché non mi portano via”. Cuoretti si è barricato nella banca di Londa per scongiurare la chiusura della sola agenzia bancaria presente nel comune. Lo si apprende da fonti del Pd. Tommaso Cuoretti è entrato a orario di chiusura nella filiale e ha detto agli impiegati che non sarebbe uscito di lì in segno di protesta.

Stamani sempre a Londa, in via Roma, c’era stato un presidio di protesta dei cittadini e dei clienti a difesa dell’unico sportello bancario rimasto nel comune. Assieme alla popolazione i sindaci dei Comuni limitrofi erano presenti anche i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci del Partito Democratico.

“Siamo oggi a supportare la richiesta di tutta Londa e porteremo questa istanza anche in Consiglio regionale – afferma la Consigliera Fiammetta Capirossi – per cercare un ripensamento dell’istituto di credito. La Regione con le politiche a favore delle aree interne e con le azioni per dare nuovo sviluppo alla Toscana diffusa cerca di trovare nuove modalità per ripopolare aree montane come queste proprio mentre i privati se ne stanno andando”.

“Occorre intervenire urgentemente – interviene il consigliere Cristiano Benucci -, le istituzioni tutte devono farsi carico di questo problema: i comuni montani già svantaggiati non possono essere ulteriormente penalizzati con la chiusura di uffici postali e sportelli bancari. In commissione Aree interne ci siamo occupati proprio della vicenda della desertificazione bancaria nei piccoli centri”.

“Oggi è l’ultimo giorno di apertura, poi lo sportello verrà ‘tagliato’ definitivamente. “Ci sono persone che stanno smontando gli allestimenti – riferisce Cuoretti – Io sono seduto in sala di attesa”. Verso tarda mattinata il sindaco Cuoretti si è presentato all’interno.

“Sono entrato come cliente, come peraltro sono di questa banca – racconta lui stesso – e ho detto alla direttrice che non sarei uscito. Così sto facendo, perché voglio porre all’attenzione questa cosa scandalosa di chiudere gli sportelli nei piccoli paesi dove vivono persone, non numeri”, “è inutile parlare di aree interne se poi si tagliano i servizi”.

“Circa due mesi fa – ricostruisce Cuoretti – in Comune avevamo ricevuto la comunicazione che Intesa avrebbe chiuso la banca a Londa, l’unica, e ho provato a convincerli di non farlo, ma non c’è stato modo. Mi hanno parlato di decisioni prese a un livello superiore che non potevano essere cambiate. Addirittura avevo chiesto che lasciassero a Londa almeno il bancomat, ma neanche questo è stato accettato”.

Il sindaco Tommaso Cuoretti “ha fatto un gesto estremo ma necessario perché in questo modo ha fatto capire quanto siano vitali questi servizi per garantire la sopravvivenza dei piccoli Comuni come Londa”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Elisa Tozzi, che questa mattina ha partecipato a un’iniziativa pubblica contro la chiusura dell’unico sportello bancario di Londa cui è seguita la protesta del sindaco che si è barricato nell’istituto di credito.

“La politica – afferma Tozzi – deve fare tutto quanto sia possibile per evitare che il tessuto sociale dei piccoli comuni continui ad impoverirsi. Per questo siamo al fianco dei cittadini di Londa che protestano contro la chiusura dell’unico sportello bancario presente sul territorio comunale. Il lavoro da fare, per salvaguardare i servizi nelle zone periferiche e montane della nostra regione, è tanto, e va fatto tutti insieme, senza inutili divisioni di parte”.

 

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