“Quello di ieri sera è stato un attacco squadrista, che non ha alcuna giustificazione, messo in pratica da un’esigua minoranza di studenti universitari che farebbero bene, se proprio ci tengono, a inventarsi la macchina del tempo e a tornare agli anni Settanta”.
Così il sindaco di Pisa, Michele Conti, sull’episodio in cui 150 studenti, nella sera dell’8 luglio, hanno fatto irruzione in piazza dei Cavalieri interrompendo temporaneamente il concerto di Vinicio Capossela.
L’evento rientrava nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dal Comune e prodotto da una società privata. Il blitz studentesco è stato motivato con il caro biglietti. “Ma in realtà per Capossela – spiega il produttore Pierpaolo Tognocchi – i biglietti andavano da 32 a 48 euro, prezzi assai più bassi rispetto a concerti analoghi altrove. Quello degli studenti è solo un pretesto per giustificare la loro arroganza”.
Inoltre, aggiunge Conti, “il Comune ha stanziato un contributo di 60 mila euro per l’organizzazione degli eventi proprio per calmierare il costo dei biglietti mentre altri spettacoli dello stesso cartellone sono gratuiti”. Intanto ci sono timori per il concerto di domani sera, nella stessa cornice, di Edoardo Bennato.
Il collettivo Exploit Pisa ha annunciato che tornerà in piazza. “Saremo costretti a effettuare lo spettacolo – conclude Tognocchi – con la polizia schierata in tenuta antisommossa a difesa del palco. E’ una sconfitta per la città. La nostra è un’operazione di arricchimento culturale per la città, ma certi atteggiamenti rischiano di vanificare i nostri sforzi. Dove c’è prepotenza non c’è cultura”, spiega Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa. “Ci sono immagini e video che hanno ripreso la gazzarra – aggiunge – e questa volta non faremo sconti. Denunceremo i responsabili.
Tutta la città deve isolare questi violenti che pretendono di dettare legge con la loro prepotenza”.
Una denuncia sarà presentata anche dalla società di produzione dei concerti: “Noi abbiamo rispettato alla lettera le prescrizioni per la realizzazione dello spettacolo – sottolinea Tognocchi – con vie di fuga, piani di evacuazione, vigilanza, security e safety. Non tocca a noi impedire fisicamente a un gruppo di manifestanti di buttare all’aria le transenne e fare irruzione. Per questo ci sono le forze dell’ordine con cui avremo un incontro per pianificare il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di Bennato: sarà una piazza blindata ed è una sconfitta per tutti”
“L’ingresso in corteo in piazza dei Cavalieri è stato un atto di disobbedienza nei confronti delle politiche di chiusura e di privatizzazione dei luoghi pubblici della città” afferma in una nota il collettivo studentesco Exploit Pisa, che fa riferimento all’area antagonista, riferendosi al blitz. Exploit cita una serie di provvedimenti della Giunta per “limitare l’accesso libero e gratuito alle piazze e alle vie principali della città” e soprattutto la rassegna “Numeri primi”. “Con queste ultime iniziative – sottolinea il collettivo – l’intenzione di chiudere dei luoghi pubblici e limitare gli spazi di libertà si realizza attraverso la privatizzazione e il profitto. Ma per noi le piazze, in quanto pubbliche e mantenute con i soldi delle tasse di tutti, devono costituire un luogo di ritrovo e di cultura senza che ci siano barriere economiche, alte o basse che siano”. Il collettivo respinge le accuse “di aver voluto rovinare il concerto e spaventare chi era lì ad assistere: il corteo si è ritrovato sotto il palco, ricevendo l’invito di Capossela e del suo gruppo a spiegare le nostre motivazioni, che loro stessi hanno mostrato di sostenere”
Sul suo profilo Facebook il chitarrista di Vinicio Capossela, Peppe Frana, ha evocato la forca per i leghisti per solidarizzare con gli studenti. “Non ci paga la Lega – ha scritto Frana – ma comunque, se ci sta un leghista talmente cretino da dare soldi a me, ai miei colleghi, a Vinicio o a voialtri ce li dobbiamo pigliare fino all’ultimo centesimo, senza senso di colpa e senza fa’ i moralisti, comprarci il cappio a cui sarà appeso quando si farà la rivoluzione e fargli vedere lo scontrino mentre si strozza”.
Il post è poi stato corretto successivamente dallo stesso Frana: “Siccome qualcuno si è un po’ impressionato per l’immagine un po’ forte della forca per leghisti del post precedente volevo rassicurarvi, non lo penso davvero, è un’iperbole. Ovviamente si procederà per fucilazione, mica siamo nel medioevo. Non si può proprio più scherzare”. Interpellato attraverso il suo ufficio stampa da parte sua Vinicio Capossela ha preferito non commentare.