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IT-Alert e le nuove frontiere della comunicazione

IT-alert contro le emergenze

Mercoledì 28 giugno ci sarà il primo test di IT-Alert, un tentativo che aspira a sfruttare al meglio le nuove tecnologie per l’avviso e la prevenzione in caso di emergenze

Mercoledì 28 giugno alle ore 12 tutti gli smartphone connessi a cellule telefoniche toscane riceveranno in contemporanea il seguente messaggio: “Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Sarà un test, la prima prova di portata regionale in Italia del sistema IT-Alert, messo a punto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in collaborazione con la Protezione civile regionale, per sfruttare in senso positivo le grandi potenzialità delle nuove tecnologie ed avvisare i cittadini in tempo reale in caso di gravi emergenze, eventi catastrofici imminenti o in corso.

IT-Alert, testato per la prima volta nel 2022 in provincia di Reggio Calabria tramite una simulazione di eruzione, nasce con l’obiettivo di coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza.

A riguardo Eugenio Giani, presidente della regione Toscana,  sottolinea quanto “questa scelta sia collegata anche all’efficienza dimostrata dal nostro sistema di Protezione civile ed al proficuo rapporto di collaborazione da anni attivo tra settore regionale e Dipartimento nazionale”. E continua “mercoledì seguirò con attenzione il varo, di questo sistema, per il momento sperimentale, che se perfezionato rappresenterà un potente strumento di comunicazione in tempo reale delle criticità e, dunque, un grande passo in avanti verso una migliore gestione delle emergenze ed una maggiore sicurezza delle persone”.

L’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni spiega che “il test in Toscana sarà il primo di portata regionale e servirà sia per perfezionare il sistema, sia per informare i cittadini di questo nuovo sistema di comunicazione in tempo reale. Il test prevede che tutti i cellulari agganciati alle cellule telefoniche di una determinata area nel momento concordato ricevano un testo che fornisce loro informazioni e istruzioni”.

Inoltre sottolinea che “Quello di mercoledì 28 sarà solo un test, ma se il meccanismo funzionerà, sapremo di avere a disposizione un potente strumento di informazione in tempo reale, più che mai prezioso in caso di calamità naturali o gravi eventi. Seguiremo l’esito del test con attenzione. Invito già da ora tutti i cittadini a non allarmarsi, a verificare di aver ricevuto il messaggio ed a seguire le istruzioni in esso contenute, per dare il proprio feedback sull’esito del test”.

Il questionario presente sulla pagina www.it-alert.it è pensato per raccogliere feedback e perfezionare il sistema dove necessario. Alla ricezione dell’avviso non dovrà seguire alcunché, se non leggere il messaggio di allarme che comparirà automaticamente sul suo telefono e lo illuminerà. Il messaggio resterà in primo piano fino a quando non verrà letto.

Nella fase iniziale IT-Alert non sarà utilizzato per tutte le tipologie di eventi catastrofici ma solo in caso di maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, lì dove presente, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, precipitazioni intense. L’utilizzo di IT-Alert è escluso per eventi a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità.

Nei messaggi IT-Alert futuri, i cittadini troveranno scritto chi invia il messaggio (per esempio, “Protezione civile”), il motivo per cui è stato inviato (es. “Allarme precipitazioni intense”) e le azioni raccomandate con urgenza (per esempio, “Raggiungi aree di emergenza in collina”).

Trattandosi di un’informazione inviata esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, si configura come una vera e propria Call To Action, una sorta di attivazione civile che consente ai cittadini di tutelare se stessi e gli altri.

Il servizio funziona con tutti gli smartphone (ma non con i vecchi cellulari) in quanto conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” che garantisce la completa interoperabilità con altri sistemi di divulgazione di allerte e allarmi di emergenza e avvisi pubblici, nazionali e internazionali.

La fase di sperimentazione proseguirà fino a febbraio 2024.

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