Firenze, “Sulla questione urbanistica a Firenze, Italia Nostra smentisce categoricamente ogni ipotesi di dietrofront”.
“Il ricorso è stato mirato, motivato e giustificato fin dall’origine dal pregiudizio urbanistico arrecato dall’applicazione nel centro storico-zona Unesco del testo dell’articolo 13 del regolamento urbanistico di Firenze – si legge in un comunicato stampa di Italia Nostra – il comune ha amplificato gli effetti dell’ordinanza di sospensione del Consiglio di Stato, estendendone la portata oltre la zona A, e quindi ben oltre la zona Unesco”.
“Non è chiaro quali siano stati i motivi di tale amplificazione – aggiungono in una nota il presidente nazionale di Italia nostra Mariarita Signorini e quello fiorentino Leonardo Rombai sul blocco dell’edilizia a Firenze. – salvo che non si sia ritenuto, del tutto erroneamente, che ciò potesse valere a meglio sostenere le ragioni del Comune. Comunque, Italia Nostra nei giorni scorsi, ha ritenuto ragionevole concordare verbalmente con la difesa del Comune la sola possibile interpretazione del nostro ricorso. In quell’occasione si è precisato e chiarito il significato dei termini usati, e spiegato che l’azione è mirata soltanto ed esclusivamente alla tutela del centro Unesco”.
“La Querce – spiegano ancora – è completamente estranea alla zona interessata dal ricorso, essendo collocata in zona B, ed è stata citata da noi solo come esempio di edificio storico coinvolto in una ristrutturazione e mutamento di destinazione d’uso, e di ciò si è dato atto nel ricorso promosso dalla proprietĂ della Querce. Pertanto, Italia Nostra resta in fiduciosa attesa della decisione del tribunale amministrativo, prevista a ottobre. La posizione processuale e sostanziale dell’associazione non è assolutamente cambiata: sostenere l’illegittimitĂ dell’articolo 13 in quanto applicato al centro Unesco”.