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ToscanaCronacaJsw Piombino, Fim-Cisl: "C'è rischio tragedia sociale"

Jsw Piombino, Fim-Cisl: “C’è rischio tragedia sociale”

Piombino – A dirlo è Alessandro Beccastrini, presente questa mattina per l’iniziativa organizzata da Fim, Fiom, Uilm sulla situazione dell’acciaieria Jsw Steel Italy.

I lavoratori della Jsw di Piombino, questa mattina, hanno manifestato per avere maggiori certezze sul loro futuro. Attualmente la vertenza per l’acciaieria è in stallo, senza che ci sia stata la convocazione da parte del ministero dello Sviluppo economico per trovare un accordo. I sindacati sono in attesa di avere informazioni circa l’ingresso di Invitalia nella capitale della società. Per questo erano in centinaia sul cavalcaferrovia di Largo Caduti sul lavoro, dove è stato organizzato un presidio organizzato dai sindacati metalmeccanici.

“Su Piombino (Livorno) il Governo ha promesso, ma non mantiene. Il presidente Giani non è potuto venire qui stamani. E’ bene però che tutti capiscano che senza un cambio di passo qui rischiamo una tragedia sociale”. Spiega il segretario generale della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini.

“Oggi a Piombino ha manifestato la parte buona della nostra società – ha sottolineato Beccastrini -, quella che vuole il lavoro, che paga le tasse; quella parte di società a cui non dà pensiero uscire con le mani nere e con la schiena a pezzi da un’acciaieria. Sono anni che questi lavoratori e lavoratrici aspettano risposte. Il Governo ha promesso, ma non mantiene, quello che Fim, Fiom, Uilm chiedono per Piombino è chiarissimo”.

All’iniziativa di stamattina, spiega ancora Beccastrini, c’era il sindaco di Piombino, l’Autorità portuale, i nazionali di Fim, Fiom e Uilm, “peccato per la mancanza del presidente della Regione Giani, bloccato da un impegno imprevisto. Ma alla Regione Toscana – conclude – chiediamo un cambio di passo nelle vertenze Piombino e Fimer Arezzo: se queste realtà non trovano risposte, sarà tragedia sociale”.

I sindacati, ad inizio aprile, si erano riuniti in assemblea unitaria per chiedere un rilancio attraverso il rigassificatore che potrebbe essere installato nella zona di Piombino. Ma, al momento, resta solo un’ipotesi.

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