“Sono disgustato -dice Commisso- non ho mai parlato in questi termini, ma oggi sono arrabbiatissimo per quel che è successo con l’arbitro”.
il commento di Commisso arriva dai microfoni di Dazn, durante il commento sulla sconfitta della Fiorentina per 0-3 in casa della Juve. “Con 350 milioni di parco giocatori, la Juve non ha bisogno dell’aiuto dell’arbitro – ha detto il presidente viola – Con Inter e Genoa c’erano due rigori per noi e non sono andati al Var, qui sono andati e si e’ visto…Il primo rigore forse poteva esserci, il secondo assolutamente no. Non è possibile che gli arbitri decidano le partite”
All’affondo di Commisso risponde il vicepresidente bianconero Pavel Nedved: “Commisso ha tutto il mio rispetto -dice Nedvev- , ma devo dire che si sta usando un po’ troppo la scusa degli arbitri con la Juventus. Si dice che la Juve non vince con merito, siamo abbastanza stufi di questo, perché la Juve ottiene risultati giocando bene, facendo
tutto sul campo per vincere. Perciò dobbiamo smetterla quando si gioca contro la Juve di farsi degli alibi”.
Poi il botta e risposta tra il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved e Rocco Commisso,
dopo la miccia accesa dalle dichiarazioni del patron viola prosegue anche ai microfoni di Sky.”Commisso deve prendersi una tazza di tè, – ha detto Nedved a Sky Sport – capisco che fosse su di giri, ma non si fanno certe dichiarazioni, fanno male al calcio e allontanano la gente dagli stadi, da questo sport che è bellissimo. Ora c’è anche il Var”.
Informato dell’invito ironico di Nedved, nella mixed zone dell’Allianza Stadium Commisso ha replicato: “Se lo prenda lui un tè”.
“Nedved chiuda la bocca e non parli con me. Io non parlo con Nedved, parlo semmai col suo presidente” ha poi aggiunto Commisso, ospite di 90′ Minuto, su Rai Due, rincarando la
polemica sul secondo rigore dato alla Juve. “Tornando a Firenze – aggiunge il patron viola – mi sono un po’ sbollito ma larabbia c’è ancora. Non è giusto quel che ho visto, non solo oggi ma anche nella partite precedenti. Io non ho detto nulla sugli arbitri in 7 mesi, ma oggi la devo dire per i tifosi fiorentini e i nostri giocatori. Poi se vogliono farmi la multa me la facciano”.
“Se hanno espulso Pezzella col doppio cartellino giallo per simulazione, allora anche Bentancur oggi doveva essere espulso: e in 11 contro 10 era una partita diversa” ha aggiunto Commisso. Il n.1 Viola ha invocato la ‘par condicio”, visto – ha detto – che
“Pezzella per una simulazione è stato prima ammonito e poi espulso. Oggi i miei giocatori mi hanno detto che anche Bentancur doveva prendere un altro giallo (era già amminito,
ndr) per una simulazione che invece l’arbitro non ha visto”.
“Dolo o errore? Non sono io a doverlo dire – ha aggiunto – ditelo voi. Io vedo quel che ho visto, non voglio favori, non ho da temere. Mi sono costruito da solo, non mi ha
lasciato nulla papà o nonno…”.
Un accenno anche al progetto stadio (“tutti dovremmo fare come la Juve, oggi sono stato in un impianto bellissimo: non e’ giusto che il calcio italiano abbia impianti di 90 anni fa”) e
al campionato della Fiorentina: “Avevo detto che questo sarebbe stato un anno di transizione e tutti dovevano avere pazienza, ma questa classifica no,non stava bene a me: per questo sono intervenuto sul mercato di gennaio”