Un mistero lungo 30 giorni. Che fine ha fatto la piccola Kata? Era il 10 giugno scorso quando sui social comparvero i primi volantini con la foto della piccola peruviana ed appello a farsi vivo rivolto a chiunque sapesse qualcosa. Da allora è passato un mese e della bambina non c’è traccia.
L’ipotesi più probabile, dopo aver visionato i filmati di oltre 1500 telecamere ed aver scandagliato ogni centimetro dell’ex hotel Astor di Novoli, lo stabile occupato dove la piccola Kata viveva insieme alla famiglia, è che la piccola sia stata rapita a scopo di ritorsione nei confronti dei parenti. Possibile che alla base ci sia un racket per la gestione degli affitti all’interno dell’ex albergo, ma non si esclude nemmeno l’ombra della pedofilia.
I primi giorni alla ricerca di Kata
Sono le 18,40 circa del 10 giugno quando la madre di Kata si presenta alla caserma dei carabinieri di Santa Maria Novella per denunciare la scomparsa della piccola. La macchina delle indagini si mette subito in movimento: l’ex hotel Astor di via Maragliano viene setacciato più volte dagli inquirenti. Due giorni dopo, il 12 luglio, il caso passa alla Dda del procuratore Luca Tescaroli: si indaga per sequestro di persona ed il sospetto è che dietro alla sparizione della piccola ci sia il racket per la gestione degli affitti. Qualche settimana prima, un sudamericano è volato dalla finestra dell’hotel al termine di una lite coi parenti della bambina.
L’ultimo video di Kata
Dopo la scarcerazione del padre, detenuto per reati contro il patrimonio a Sollicciano, gli inquirenti diffondono l’ultimo video registrato da una telecamera al di fuori dell’hotel Astor nel quale si vedono alcuni bambini che giocano. Tra loro c’è anche Kata, vista rientrare all’interno della struttura alle 15,01. Da allora non si avranno più notizie di lei.
La maxi perquisizione all’Astor
Il 17 giugno il giudice ordina lo sgombero dell’ex hotel Astor. Gli inquilini, tra cui i familiari della piccola Kata, vengono trasferiti in un altro luogo. Nei tre giorni successivi, l’albergo viene rivoltato da cima a fondo. Si cerca praticamente ovunque, anche all’interno dei tombini. Vengono smontate parti del tetto, si indaga in ogni anfratto. Ma della bambina non c’è traccia. I carabinieri, allora, acquisiscono le immagini di 1500 telecamere della città per cercare ogni possibile indizio che possa far capire che fine ha fatto la bambina. Anche in questo caso, però, di Kata non c’è nessuna traccia.
La veglia
E’ in programma per stasera alle 21 in piazza Dallapiccola, ad un mese esatto dalla sparizione della bambina, la veglia dei cittadini peruviani per chiedere il ritorno a casa di Kata. La madre della bambina ha fatto appello a tutti i cittadini di Firenze e alle istituzioni, chiedendo di partecipare.