Circa un centinaio di persone in piazza Dallapiccola ad un mese dalla scomparsa della piccola Kata. Peruviani, ma anche fiorentini: tutti a chiedere il ritorno della bambina che presumibilmente è stata rapita lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor di Novoli, lo stabile occupato e poi sgomberato dalla procura.
I genitori invocano l’aiuto della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Mi rivolgo nuovamente alla presidente Meloni – dice la mamma di Kata in un video – se possibile le chiedo di avvicinarsi a noi stasera alla manifestazione e invito tutte le mamme di Firenze a venire alla manifestazione di stasera, è passato un mese dalla scomparsa di mia figlia”. Anche il padre di Kata fa appello alla premier affinché si “prenda a cuore questo caso perché è un mese che è scomparsa la mia bambina, per favore, fateci sentire la vostra vicinanza, vi prego”.
La mamma di Kata ha aggiunto anche che “per noi è difficile, un mese è un’eternità per noi. Vorrei sentire la vicinanza della presidente Meloni sul nostro caso, perché finora non si è fatto sentire nessuno e sentiamo una grande indifferenza. “Non sto chiedendo niente – ha precisato – ma voglio solo l’aiuto per condividere le foto di mia figlia anche all’estero. In questo momento mi serve tutto l’aiuto possibile”. Emanuela Zuccagnoli, presidente di Penelope Toscana ha detto che è “importante che la città di Firenze ci sia, perché prima di essere una bambina peruviana, Kata è una bambina. Bisogna impegnarsi per trovarla. Rinnoviamo l’appello a chi sa qualcosa di dirlo, anche in forma anonima, dobbiamo riportare a casa Kata”. Arrivato di fronte all’hotel Astor, il corteo si è fermato brevemente e il parroco ha chiesto ai presenti di dire una preghiera.
Per le vie del quartiere di San Jacopino è stato mostrato poi un grande striscione con la scritta ‘Piccola Kata – sempre con te, sempre per te: ovunque e comunque’. “Giù le mani dai bambini” è uno degli slogan ripetuti dai partecipanti insieme al perentorio “Liberate Kataleya”. Il corteo è poi tornato in piazza Dallapiccola, da dove era partito, dove sono state accese alcune candeline posizionate a terra formando la figura di un cuore.