Lo ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro, che segue sul posto lo sgombero della struttura da cui è scomparsa la piccola Kataleya.
“Non ho ancora i numeri definitivi, ma ai parla di oltre 100 persone, sono importanti” Lo ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro, che ha seguito sul posto lo sgombero della struttura da cui è scomparsa la piccola Kataleya.
Le persone sgomberate dall’hotel Astor sono state distribuite” sia sul territorio di Firenze sia nei dintorni” ha detto ancora Funaro. Che ha aggiunto: “abbiamo usato quattro strutture di accoglienza”.
“Noi, ribadisco quanto detto dal sindaco Dario Nardella – ha aggiunto poi Funaro – appena venne occupato questo immobile abbiamo chiesto immediatamente che venisse sgomberato. Lo abbiamo chiesto perché abbiamo fatto tantissimi sgomberi in questa città e sappiamo benissimo che quando un’occupazione si stabilizza ci possono essere dei problemi anche importanti. Noi abbiamo sollecitato, abbiamo dato la disponibilità dei nostri servizi sociali, appena è successo”.
Funaro ha anche ribadito che “noi abbiamo accelerato sulle occupazioni, con 62 sgomberi di immobili occupati”.
Riguardo alle strutture utilizzate per accogliere le persone sgomberate oggi, l’assessore ha precisato che “sono strutture usate per la normale accoglienza , alcune sono gestire dalla Caritas, un’altra è la Foresteria Pertini di proprietà del Comune, altre sono gestite dalla cooperativa Il Girasole
Di solito, ha ancora spiegato Funaro “dopo gli sgomberi noi diamo un’accoglienza molto rapida, che ci serve per iniziare coi nostri servizi sociali a fare tutti i colloqui e a analizzare le situazioni nucleo per nucleo, per provare a capire le necessità delle persone e i percorsi di inclusione” a cui indirizzarle.