Ancora niente di fatto. Si è conclusa intorno alle 17 la seconda giornata della maxi ispezione nell’ex hotel Astor, il palazzo dove è scomparsa il 10 giugno scorso la piccola Kata. I controlli, iniziati intorno alle 8.30 e a cui hanno preso parte i carabinieri di Ros, Gis e Sis, dovrebbero essere terminati. Oggi sono stati impiegati anche due autospurghi per svuotare i pozzi neri. Ma della piccola non c’è traccia.
Intanto Miguel Angel Romero Chicclo, il padre della bimba, avrebbe aggiunto nuovi racconti su alcuni episodi e fatti avvenuti nel corso degli ultimi mesi durante l’occupazione dell’albergo di via Maragliano quando stamani è tornato a parlare con il sostituto procuratore Christine von Borries, uno dei magistrati che coordina le indagini. E’ quanto emergeva da fonti vicine alla famiglia. Col passare dei giorni l’uomo avrebbe individuato altri elementi relativi al contesto dell’Astor occupato abusivamente e quindi, assistito dai suoi legali, ha chiesto di parlarne con il pm, che l’aveva già sentito. Il padre della bimba avrebbe ricordato delle circostanze che secondo lui è utile far conoscere agli inquirenti impegnati nelle ricerche di Kata.
I legali della famiglia di Kata hanno invece presentato formale istanza per effettuare, nei loro diritti, un proprio sopralluogo dentro l’ex hotel Astor quando saranno esauriti gli accertamenti di polizia giudiziaria dei carabinieri. In caso di autorizzazione, fanno sapere gli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, sarà organizzato un sopralluogo coi genitori della bambina insieme a Luciano Garofano, il generale dei carabinieri in congedo, già comandante del Ris di Parma, che è consulente della famiglia nella vicenda di Kata.
“La nostra amministrazione ha tenuto alta la bandiera della legalità. Dal 2014 abbiamo fatto 62 sgomberi, 63 con l’ex Astor. Si parla di sgomberi di immobili interi, non di singoli appartamenti, altrimenti il numero sarebbe più alto. Vorrei sapere quale altra città ha questi dati. Mi sembra che la Lega parli di questo tema come se in questo momento non fosse al governo, come se i temi di ordine pubblico nelle città non fossero competenza dei ministeri”. Lo ha detto l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro rispondendo, in Consiglio comunale, a due domande di attualità poste dai consiglieri della Lega Massimo Sabatini e Federico Bussolin sull’ex Astor e su Kata.