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Kata scomparsa, il pm Tescaroli: “Chi sa qualcosa parli con noi”

kata

Proseguono le ricerche della piccola Kata, la bimba scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze. Mentre da più parti si rinnovano gli appelli e mentre le ricerche da parte degli inquirenti vanno avanti senza sosta, a lanciare un messaggio importante è il pm che indaga sulla vicenda: Luca Tescaroli.

“Faccio un appello di responsabilità a tutti, chiedendo ai familiari il più stretto riserbo e un impegno da parte della collettività, invitando coloro che sanno a riferire esclusivamente a questo ufficio nell’interesse prioritario della piccola bimba scomparsa”. Così, ai microfoni del Tg1, ieri sera, il pm che indaga sulla scomparsa della piccola Kata, la bambina peruviana di cui non si hanno più tracce dal 10 giugno che con la madre e il fratellino viveva nell’ex hotel Astor occupato a Firenze.

Per Tescaroli “l’ipotizzato sequestro di persona potrebbe trovare spiegazione nei rapporti conflittuali che sono sfociati in delitti con denunce reciproche maturate nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor – spiega Tescaroli -. Si è visto nelle fosse biologiche, nelle intercapedini, nelle controsoffittature, e non è emersa alcuna traccia della piccola bimba scomparsa”. A proposito del Dna prelevato agli occupanti dell’ex hotel il pm spiega che “si tratta di una attività di indagine funzionale agli sviluppi investigativi che vi saranno”.

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