“Siamo sulla giusta strada per concludere entro la fine del 2025 le operazioni dei siti affidati” ha dichiarato il generale Giuseppe Vadalà, commissario unico di Governo per la bonifica delle discariche abusive Il tenente colonnello Tarantino: “nessuna contaminazione da keu di acqua o suolo su strada regionale 429 e nel sito di Pontedera, da verificare l’impianto di gestione rifiuti inerti di Bucine, dove sono state riscontrate alcune, lievi anomalie” .
Sei anni fa il “caso Keu” esplose con tutti il suo carico di angosce oltre che di indignazione in seguito a una indagine sul traffico dei rifiuti condotta dai Carabinieri forestali guidati dalla comandante tenente colonnello Marta Ciampelli, allora a capo del Nipaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale) e ora Comandante dei carabinieri forestali di Grosseto.
Oggi in Regione Toscana è stato fatto il punto sulla gestione dei tre siti (la strada Regionale 429 nel territorio di Empoli, gli impianti di gestione dei rifiuti inerti di Bucine e Pontedera) in cui risultano stoccati i rifiuti prodotti dalla resulta dei fanghi di lavorazione del cuoio nelle concerie del distretto di Santa Croce. Siti nel passati nel 2023 sotto la gestione della task force per le bonifiche key guidata dal generale Vadalà, con il supporto di tre subcommissari tra cui il tenente colonnello Nino Tarantino.
L’obiettivo è quello di aprire le gare entro la primavera prossima e chiudere le bonifiche entro la fine del 2025.
“Entriamo in una fase pienamente operativa, che ci consente di traguardare la realizzazione degli interventi di ripristino ambientale necessari per assicurare i più elevati livelli di tutela – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani- la vicenda keu rappresenta senza dubbio una ferita dolorosa inferta dalla criminalità al territorio regionale, ma la reazione avuta da subito e in questi anni dimostra che in Toscana ci sono istituzioni coese e forti anticorpi contro la criminalità”.
“Da subito abbiamo applicato ai siti contaminati dal Keu la nostra metodologia, sviluppata nel corso degli anni sui siti delle infrazioni: sopralluogo sui siti, riunione con i tecnici e le autorità territoriali, studio dei fascicoli ambientali, redazione dei dossier amministrativi, finanziari operativi e giudiziari e sviluppo, laddove vi era necessità di caratterizzazioni delle matrici ambientali”, ha spiegato il generale Vadalà.
Nel 2021 si sono concluse le indagini di quella che hanno permesso di smantellare “un sistema criminale per la gestione illecita dei rifiuti del reparto conciario” e di scoprire “la partecipazione all’illecito smaltimento di imprenditori contigui a cosche di ‘ndrangheta”, come si legge in una nota stampa diffusa all’epoca dai Carabinieri forestali. L’operazione Keu ha portato a sei arresti, sette notifiche di provvedimenti interdittivi e numerose perquisizioni e sequestri per oltre 20 milioni di euro.
Secondo l’assessora all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, “è prematuro” dire se i 15 milioni di euro già stanziati saranno sufficienti o no per portare a termine le opere, “intanto andremo avanti per i lavori che riguardano la strada e il sito di Pontedera – ha proseguito -, cercheremo di capire quanti sono i residui, e metteremo a fuoco l’intervento su Bucine, che forse è l’intervento più complesso perché è articolato in più tipologie: a quel punto valuteremo se è necessario reintegrare le somme. Ovviamente le bonifiche, le messe in sicurezza vanno portate a termine: lo faremo, la disponibilità di reintegrare queste somme l’abbiamo già data al commissario Vadalà”. “E’ chiaro – ha concluso – che continueremo la nostra battaglia per poterci rivalere su chi è responsabile di quella contaminazione”.
NELL’AUDIO il punto sullo stato dei siti da bonificare nella voce del tenente colonnello Nino Tarantino
