Sabato 7 aprile si terrà a Firenze la manifestazione organizzata dalla Comunità Kurda in Toscana e dal Coordinamento Toscano per il Kurdistan, con numerose realtà politiche, sociali e studentesche che sono state protagoniste delle iniziative di sostegno alla lotta kurda.
Ore 15.30 Concentramento sotto il Consolato Usa in Lung.no Vespucci
Oggi la presentazione in Palazzo Vecchio con il Presidente della Comunità Kurda Erdal Karabey, una rappresentante del Coordinamento, la consigliera comunale Donella Verdi, e il padre di Lorenzo, un ragazzo di Rifredi che è in Rojava a combattere con le Ypg kurde da oltre 9 mesi, insieme a numerosi ragazzi/e che da tutta Europa e dal mondo hanno raggiunto il Kurdistan per unirsi alla lotta contro Isis e a difesa della libertà.
Di seguito il comunicato della Comunità Kurda in Toscana – Coordinamento Toscano per il Kurdistan:
Vogliamo denunciare il silenzio che circonda quanto avviene oggi nel nord della Siria, dove le forze kurde Ypg e Ypj che hanno liberato Kobane, Raqqa e larga parte del nord della Siria dalle milizie islamiste, sono oggi attaccate dal regime turco. Vogliamo inoltre denunciare la complicità del nostro governo proprio con il regime di Erdogan, beneficiario – attraverso Leonardo-Finmeccanica, azienda di punta dell’industria della guerra italiana – dei sistemi radar e degli elicotteri d’attacco Mangusta A 129 utilizzati dall’aviazione turca contro le forze di difesa kurde ma soprattutto contro la popolazione civile di Afrin. Non è un caso che solo pochi mesi fa il primo ministro Gentiloni fosse ad Ankara a rilanciare l’accordo bilaterale Jetco (Joint Economic and Trade Commission) per la promozione degli scambi commerciali Italia-Turchia, così come non è casuale che Erdogan durante la sua visita ufficiale in Italia nel febbraio scorso avesse ai primi posti della propria agenda proprio l’incontro con i rappresentanti di Confindustria.
Il governo turco utilizzando forze islamiste mercenarie ha invaso il cantone di Afrin – Siria del nord a maggioranza kurda – con l’obiettivo di annettere militarmente alla Turchia parte di quel territorio e mettere così fine all’esperienza di autogoverno costruita dai kurdi nel Rojava: il Confederalismo Democratico che, grazie al sostegno del movimento di liberazione kurdo del PKK in Turchia, rappresenta una reale alternativa alle politiche di sfruttamento e spartizione promosse dalle potenze globali e regionali, ponendosi come unica prospettiva per una fine della guerra in Siria in grado di realizzare una convivenza pacifica di tutte le etnie e religioni che da sempre abitano quei territori.
L’operazione militare beffardamente denominata “ramoscello d’olivo” è solo l’ultimo atto della politica fascista e revanscista di Erdogan che – dopo aver raso al suolo le città kurde nel sudest della Turchia, messo a tacere qualsiasi opposizione incarcerando a migliaia tra attivisti, giornalisti, accademici, amministratori e deputati – rivolge adesso il secondo esercito della Nato contro il movimento kurdo nel Rojava nel tentativo di portare a termine il disegno di espansione della potenza regionale turca in Medio Oriente, coniugando nazionalismo, islamismo e feroce repressione. In questo momento il governo turco sta attuando nel territorio occupato nel nord della Siria una vera e propria pulizia etnica, con attacchi brutali nei confronti della popolazione kurda per costringerla a lasciare le proprie case, ancora nel silenzio complice dei governi europei, ricattati apertamente da Erdogan con la “minaccia” dei profughi siriani che ha avuto incarico di “custodire” in nome e per conto proprio dell’Unione Europea.
Il Consiglio Comunale di Firenze ha già condannato l’attacco criminale della Turchia e si è espresso in altri momenti a sostegno dell’esperienza kurda. Numerose sono state le iniziative di protesta che si sono tenute nella nostra città, presso Confindustria ed i consolati russo ed occidentali, nella facoltà di Architettura occupata per tre giorni di iniziative su quanto sta accadendo, con decine di iniziative di informazione organizzate nell’intera area metropolitana. Da pochi giorni, su scala internazionale, è stata attivata una campagna di sensibilizzazione e boicottaggio del turismo in Turchia con lo slogan “Prima di comprare un biglietto verso la Turchia, non dimenticare che i soldi che spendi vanno per la guerra”.
Il corteo di sabato partirà dal Consolato Usa, toccando i Consolati francese, russo e tedesco proprio per sottolineare le responsabilità dei governi russo ed occidentali che di fatto continuano ad appoggiare Erdogan tollerando le sue politiche di attacco e repressione.
Adesioni ad oggi: Cantiere Sociale k100fuegos – Campi Bisenzio, Rete Collettivi studenteschi Fiorentini, Collettivo Politico Scienze Politiche, CPA Firenze sud, Potere al Popolo – Fi, Firenze riparte a Sinistra,“Da Rifredi ad Afrin”, Perunaltracittà, La Polveriera Spazio Comune – Firenze, Comitato Fermiamo la Guerra, Comitato Kurdistan ” Aysel Kurupinar ” di Firenze, Assemblea beni comuni / diritti di Firenze, Una Citta’ in Comune – Firenze, L’Altra Europa con Tsipras, Acsd Lokomotiv viadipietreto, Sindacato Cub di Firenze, ANPI Provinciale Firenze, Comitato Toscano di Un ponte per.., Statunitensi contro la guerra (Firenze), RSU Università di Firenze, FLC-CGIL Firenze, ARCI Firenze, Spazio Antagonista Newroz di Pisa, Mala Servanen Jin – Casa delle Donne che Combattono- Pisa, Studenti di sinistra Firenze, IAM Firenze, Rete antirazzista Firenze, Associazione d’amicizia Italia-Palestina – Firenze, Collettivo Politico Porco Rosso Siena, Cobas Pistoia, Rete Antifascista Antirazzista Pistoiese, Comitato Pistoiese per la Palestina
Intervista ad un rappresentante del Coordinamento e alla consigliere di Pap (Gruppo Misto) Miriam Amato