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La Carta di Monticchiello, contro fascismo e discriminazioni

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La Carta di Monticchiello, contro fascismo e discriminazioni
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 Una dichiarazione di intenti sottoscritta da sette associazioni del territorio senese fra le più rappresentative in ambito civile e sociale per ribadire i valori dell’antifascismo e il contrasto a ogni forma di discriminazione in provincia di Siena. E’ la “Carta di Monticchiello” che sarà firmata domani a Chiusi (Siena) da, tra gli altri, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Legambiente e dal centro antiviolenza Amica donna.

La firma aprirà la seconda Festa della Costituzione in programma a Chiusi fino al 2 giugno e alla quale interverranno, tra gli altri, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, la partigiana Lidia Menapace, il presidente Anpi nazionale Carla Nespolo, e don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pistoia). La Carta di Monticchiello, spiega una nota dell’Arci Siena, nasce dagli obiettivi emersi lo scorso anno durante la prima Festa della Costituzione a Monticchiello e si presenta come un patto sociale fra cittadini, istituzioni e associazioni basato sui valori dell’antifascismo, sulla tutela dei valori fondanti della Carta costituzionale e sul contrasto a ogni forma di discriminazione.
La Carta di Monticchiello, poi, sarà discussa e votata nei consigli comunali della provincia di Siena e sottoscritta dai sindaci. Le istituzioni che firmeranno la Carta di Monticchiello, spiega ancora la nota, si impegneranno, a lavorare insieme alle associazioni promotrici per attuare il Decreto Costituzionale (XII norma transitoria) sul reato di apologia del fascismo; concedere spazi pubblici per iniziative politiche o culturali unicamente a partiti o associazioni che abbiano sottoscritto un documento di fedeltà alla Costituzione italiana; e, tra l’altro, programmare con le scuole percorsi per la conoscenza l’approfondimento della Carta costituzionale.

Andrea Bigalli, referente Libera Toscana