Firenze, la Fiorentina non si ferma più, contro il Lecce arriva la quarta vittoria di fila in campionato dopo quelle contro Verona, Milan e Cremonese che le permette di risalire in classifica fino al 9/o posto, agganciando Torino e Bologna a quota 37 punti.
Non solo con l’1-0 odierno la Fiorentina centra il settimo successo consecutivo considerando anche i tre di Conference League con il Braga e l’andata e il ritorno con il Sivasspor che sono valsi la qualificazione ai quarti di finale.
Un momento davvero d’oro per Vincenzo Italiano e i suoi che capitalizzano al meglio l’autorete di Gallo propiziata nel primo tempo da un cross di Saponara e un affondo di Nico Gonzalez.
Il forfait in extremis di Luka Jovic, indisponibile per un attacco influenzale che lo ha colpito durante la notte ha portato Italiano a rilanciare Kouamé in attacco dopo le recenti esclusioni: l’ivoriano (che non ha sfruttato fino in fondo la chance) è stato inizialmente preferito a goleador di coppa Cabral, alle sue spalle Gonzalez, Barak (preferito a Bonaventura) e Saponara che ha vinto il ballottaggio con Ikoné.
Il turnover del tecnico viola ha riguardato anche la difesa (dentro Biraghj, squalificato in Conference, e Igor) ma non la mediana dove sono stati confermati Amrabat (gigantesco) e Mandragora.
Nel Lecce scelte scontate da parte del fiorentino Baroni: l’unico cambio rispetto alle previsioni l’impiego di Gonzalez al posto dell’ex Maleh, in avanti fiducia a Colombo sostenuto da Strefezza e Di Francesco.
Il vantaggio della Fiorentina è arrivato al 27′ come premio di una gara fino ad allora gestita con ordine e padronanza, senza correre rischi: cross di Saponara sul secondo palo e Gallo, nel tentativo di anticipare Gonzalez, ha deviato il pallone in porta in scivolata, beffando il proprio portiere.
Lo stesso Falcone, appena chiamato dal ct Mancini in Nazionale, aveva deviato poco prima un gran tiro di Saponara dalla distanza: l’arbitro Abisso però inspiegabilmente non ha ravvisato il tocco assegnando il rinvio dal fondo fra le proteste viola.
Nei primi 45′ il Lecce al di là di qualche ripartenza non ha mai impegnato Terracciano: il primo intervento del portiere viola è stato a inizio ripresa quando ha sventato un affondo di Di Francesco.
Pericolo scampato per la Fiorentina che contro un avversario mai incisivo (neppure i cambi sono serviti) ha badato a gestire il prezioso vantaggio, anche per dosare le forze, cercando il raddoppio con Gonzalez (proteste per un contatto con Umtiti in area pugliese) e Kouamé e sfiorandolo nel finale con il neo entrato Bonaventura e un inesauribile Amrabat.
Alla fine, il Franchi, pure stavolta pieno (quasi 35.000 spettatori), ha tributato un’ovazione alla propria squadra.