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La Fonderia: artisti festeggiano un anno di apertura

Fonderia

Ad un anno dall’apertura della Galleria d’arte La Fonderia di Firenze, il 16 marzo, presso la sede (via della Fonderia 42R), sarà inaugurata una collettiva di 13 artisti. L’evento, che dura fino al 27 aprile, segna un cambio di passo e un momento di crescita, aprendo la Galleria a una nuova visione espositiva.

La collettiva è frutto di un’accurata selezione: propone un itinerario creativo internazionale quale cifra interpretativa della contemporaneità attraverso i molteplici linguaggi dell’arte. Ogni opera scelta per il vernissage del primo compleanno della Galleria d’arte La Fonderia è viva ed emozionante. Il gallerista e Direttore Artistico, Niccolò Mannini, porta a Firenze l’arte moderna e contemporanea di artisti nazionali e internazionali, storicizzati e anteguerra, e va alla ricerca di nuove espressioni artistiche di giovani scoperte, per sottoporle all’attenzione dell’afflusso costante di amanti d’arte che popola lo storico quartiere del Pignone, alle porte di San Frediano.

“Siamo vittime della società consumistica sproporzionata”. Il consumismo interpretato dall’attivissimo Pablo Llana, per la prima volta in Italia, vanta mostre e riconoscimenti negli Stati Uniti e in Messico. Classe 1980, da Tijuana invita a una riflessione politica e sociale sul binomio capitalismo-consumismo e obesità-identità. Attraverso l’utilizzo degli incarti di plastica delle multinazionali del junk food Pablo Llana crea opere di forte impatto visivo da una tavolozza di colori derivata dagli scarti di plastica.

Dal Messico si torna in Italia dove scrittura e pittura si coniugano nell’opera di Alfredo Rapetti Mogol, che da Milano è uno degli artisti con più mostre all’attivo, e che dopo la collettiva sarà protagonista a La Fonderia con la sua personale nel mese di giugno. Grazie alla tecnica dell’impuntura le lettere conquistano il proprio spazio sulla tela in una contaminazione tra parola e immagine.

Il vernissage del primo compleanno della Galleria d’arte La Fonderia apre nuovi orizzonti attraverso stili, visioni e temi uniti tra loro dall’impatto comunicativo.

Dino Castelvecchi lavora la materia. La vita, la terra, l’universo, sono le tematiche che dalla tela estroflessa, non piatta, si muovono verso l’osservatore, partendo da un concetto di spazialismo, e lo attira in uno spazio a tre dimensioni. Dal vulcano che è vita e creazione allo spazio occupato da pietrisco e sassi, in un futuro di risorse azzerate dall’azione umana, recenti le sue esposizioni a Le Murate e ai Georgofili.

Giuliano Grittini vive e lavora a Milano, biografo fotografico e grande amico di Alda Merini, è un artista poliedrico, inventore della cracker’art che spazia tra discipline artistiche e mette insieme cinema, teatro, musica, fotografia e video. Ciò che non è più trova nuova vita sotto forma di composizioni polimateriche e foglia oro. Come non citare, nell’anno del Cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, l’attenzione di Giuliano Grittini allo studio del linguaggio e dell’immagine con ‘Genio e Poesia’ monumento equestre marmoreo ispirato a Leonardo e ad Alda Merini.

Giuseppe Ciccia crea forme compositive astratte, ha partecipato ai grandi movimenti dell’arte contemporanea con 50 anni di ricerca. Di recente ha esposto al Museo Archeologico di Fiesole. Entra nelle collezioni di grandi stilisti e personaggi dagli anni ‘70, realizzava pezzi unici sugli abiti in un connubio tra arte e moda.

Nissan Engel, artista israeliano naturalizzato francese scomparso nel 2016, è conosciuto per la sua tecnica mista su carta. Un uso fantasioso del collage e delle forme dipinte ha dato vita a composizioni che ricordano Klee ed Ernst.  Nel 1950 si trasferisce  Parigi e nel ‘65 a New York. Le collezioni di Engel sono in svariati musei degli Stati Uniti, come il Detroit Institute of Art, il  Jewish Museum in New York e il Bridgestone Museum Tokyo.

Il toscano Lido Bettarini, da 50 anni in Francia, con sentita devozione guarda al suo maestro, Ottone Rosai, e altri pittori del passato in chiave moderna dipingendo atmosfere intimiste e paesaggi silenziosi. Dipinge il ritratto ufficiale di Giovanni Paolo II nel 1986, è conosciuto come ‘il pittore delle vele’.

Andrea Bassani sagoma le tele lavorando sulla concezione dello spazio. Un lavoro minuzioso e un’accurata scelta del colore, prediletti quelli primari, portano Bassani a un riconoscimento nazionale con numerose esposizioni a Milano e a Roma.

Spazio alle nuove forme d’arte con 5 artisti giovani, ognuno con una tecnica diversa e un’idea di come si sviluppa la contemporaneità: Claudio Cionini, Matteo Gioia, Giovanni Cecchini, A-Criticart, Pablo Llana, Rossella Liccione.

A-Criticart reduce da una recente mostra a Parigi, con la sua impronta psicologica gioca una costruzione-decostruzione, composizioni perfettibili che non si concedono la parola fine, lasciando fuori posto pezzi di puzzle che potrebbero trovare la loro logica collocazione. L’iperrealismo figurativo di A-Criticart traccia l’identikit della società contemporanea che non riesce a distinguere il vero dal millantato, l’iperbiografismo dalla misinformazione.

Il toscano Claudio Cionini con le vedute immense di città, si distacca dai contesti post-moderni di aree industriali e irrompe nello scenario urbano guardando alle metropoli che affascinano lo spettatore con i volumi di immense architetture, da prospettive di una quotidianità che evoca il ricordo di un luogo dell’anima dove è la città stessa a essere protagonista.

Linguaggio di geometrie irregolari che sfruttano la luce e la trasparenza per esaltare l’intensità del colore nella continua ricerca di Rossella Liccione.

Il fiorentino Matteo Gioia sperimenta varie tecniche pittoriche, prediligendo scene di vita quotidiana. La maggior parte della sua produzione si trova in collezioni private in Austria e in America.

Filosofia e mitologia sono racchiuse in brillanti e colorate scene oniriche nella pittura del toscano Giovanni Cecchini.

Un mese per immergersi nella contemporaneità dell’arte, in un luogo dove ogni singolo pezzo è un’opera con un’anima e un’interpretazione del mondo in perenne evoluzione.

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INFO:

Via della Fonderia 42R, Firenze

Orari di apertura: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00, 15:30 – 20:00

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