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Cultura & SpettacoloCinema“La Ligne - La Linea invisibile” allo Stensen di Firenze

“La Ligne – La Linea invisibile” allo Stensen di Firenze

Sabato 21 gennaio alle ore 21.00 presso il Cinema Stensen a Firenze si terrà una serata evento dedicata al film “La Ligne – La Linea invisibile” di Ursula Meier. La serata avrà inizio con un saluto in sala e introduzione del film alla presenza della regista che al termine della proiezione incontrerà il pubblico

Presentato in concorso alla 72° edizione del Festival di Berlino, alla 23° edizione del Napoli Film Festival e al Longtake Interactive Film Festival 2022, il film  “La Ligne” mette in scena un complesso e atipico rapporto madre-figlia.  I personaggi sono interpretati dalle brillanti Valeria Bruni Tedeschi e Stéphanie Blanchoud, qui dirette dalla regista svizzera Ursula Meier. La regista è già autrice di “Home” selezionato per la Semaine de la Critique al Festival di Cannes e insignito di numerosi premi e riconoscimenti internazionali, e del pluripremiato “Sister”, nominato come Miglior Film Straniero per l’Independent Spirit Awards.

Ursula Meier è stata inoltre insignita del Premio FICE del Cinema Europeo 2022 con la seguente motivazione: “Autrice abilissima nel collegare uno sguardo personale e tagliente sulle dinamiche familiari, una brillante direzione degli attori e uno stile di regia raffinato e coinvolgente.”

“La Ligne-La Linea invisibile” è un film intenso e appassionante in cui i sentimenti faticano a trovare le parole giuste per potersi esprimere. È solo grazie alla musica e alla sua forza evocativa che le protagoniste riescono a rivelare la propria autentica natura e a comunicare quell’amore profondo che le lega, ma che per le loro ferite e fragilità hanno trasformato in rabbia e violenza.

SINOSSI

Margaret (Stéphanie Blanchoud), è una donna di 35 anni con una lunga storia di violenze inflitte e subite e una fragilità emotiva che spesso non riesce a definire e contenere nelle sole parole. In seguito a una brutale discussione con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) e alla denuncia di quest’ultima, il giudice le impone un severo ordine restrittivo: in attesa del processo e per almeno tre mesi, non le è permesso entrare in contatto con la madre né avvicinarsi a meno di cento metri dalla casa familiare. 

Isolata e bandita dalla sua famiglia, Margaret si ritrova letteralmente chiusa fuori e allontanata dalla sua cerchia di affetti. Questa “linea” diventa così un ostacolo sia in senso letterale che figurato, facendo esacerbare in lei il desiderio di essere più che mai vicina alla famiglia, tanto da farla recare ogni giorno sulla soglia di quel confine, tanto invisibile quanto al momento invalicabile. 

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