Emerge la filosofia criminale del “Capo dei Capi” cinese. Le intercettazioni forniscono uno spaccato su mentalità, organizzazione e prassi dell’organizzazione criminale: “Alla mafia di oggi non serve più l’arroganza e la violenza, ci vuole la strategia”.
“Nella mafia ci sono le regole della mafia, se una persona non rispetta le regole come fa a continuare a camminare nella strada della mafia….”: così il ‘capo dei capi’ della mafia cinese in Europa, arrestato oggi, Zhang Naizhong, intercettato al telefono nell’inchiesta ‘China Truck’ dove esalta anche la propria carriera di imprenditore dei trasporti e la sua gestione dei rapporti con i connazionali.
“Prima non sapevo come fare gli affari perché sapevo fare solo il mafioso, ora invece non faccio più il mafioso – dice anche ironizzando sul suo nuovo ruolo, non solo capo-mafia -. Sono cambiato, ci saranno sei mesi di perdita, l’ho già previsto anche quanto andrà a perdere e ho previsto anche quando migliorerà l’attività…”.
Zhang Naizhong distingue, in ordine di importanza, le persone fidate in ‘fratelli’ e ‘amici’. Le persone fidate sono quelle più strettamente legate a lui che è il capo. I fratelli sono gli associati. Gli amici sono quelli legati, ma non affiliati al gruppo. In altre intercettazioni spiega a un altro interlocutore parlando di un affiliato al clan: “Ora piano piano sta accettando questa realtà di stare con noi perché nella mafia ci vuole la strategia per andare avanti…hai capito? Alla mafia di oggi non serve più l’arroganza e la violenza, ci vuole la strategia. La persona che ha la strategia migliore vince, le persone che hanno la strategia peggiore perdono”.
E in un’altra conversazione parlando di un altro cinese in Francia, che, gli viene riferito “ha rapporti con dei politici”, Zhang Naizhong replica: “E’ solo un tipo che ha sparato ad uno di Ruian in Francia e poi si è fatto grande, è solo un giocatore d’azzardo ignorante…e tu lo apprezzi?, “è un tipo arrogante con tutti e proprio perché è un tipo così non lo saluto neanche se lo vedo per strada”, “non è un tipo duro, ha solo un aspetto che mostra di essere chi sa chi, ma ha alla base non vale nulla ed è vuoto dentro…è bravo solo a parlare e dire le cazzate”, in definitiva “non è un mafioso ‘originale’ è solo un tipo mischiato con dei deliquentelli in Francia, non è un tipo della nostra stessa strada”, “il suo modo di parlare a tavola è differente dal nostro…il nostro discorso è basato sulla ragione e il suo discorso è basato sull’arroganza”.
“Io sono il più potente in Europa, non mi sto vantando di me stesso, puoi chiederlo a chiunque”. Lo diceva a un interlocutore il ‘capo dei capi’ della mafia cinese in Europa, Naizhong Zhang, intercettato dalla polizia nell’inchiesta China Truck. “Io non parlo tanto con le persone, io dico solo due frasi alle persone, se lui è mio fratello oppure mio amico e basta!” e “se non è amico è un nemico”, “se sei un nemico allora sei finito! Quando un fratello litiga con un nemico mi può puntare la pistola addosso, secondo il carattere di Naizhong gli dirò: ‘Premi il grilletto!!’ Le persone hanno tanta paura di questo tipo di carattere”.
“Una persona – continua la ‘lezione’ del boss cinese – deve essere così, specialmente un uomo deve avere un carattere così forte, solo così le persone ti rispettano e ti ammirano. A questo punto i fratelli mi rispettano perché sono il capo e quindi il capo può decidere qualsiasi cosa e invece nei confronti di altre persone è un timore”. “Perché tante persone quando uno dice ‘che ti fotte’ (nel senso di rovinare, ndr) sono solo chiacchiere, ma se ti dico io ‘Io ti fotto’ non avrai più scampo e sarei ancora più contento se quella persona facesse il duro e non scappi”, “Non servono le parole ci vogliono i fatti giusto?”. “Ho capito capo – gli risponde l’interlocutore – in futuro mi puoi chiedere di fare qualsiasi cosa…”.