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La musica dei poeti. I poeti della musica al Gabinetto Vieusseux di Firenze

Francesco Bianconi, Andrea Chimenti, Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni. Incontri e reading musicali dedicati a Giorgio Caproni, Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Ungaretti al Gabinetto Vieusseux di Firenze. Da mercoledì 11 a venerdì 13 settembre 2024 ore 21 – ingresso libero

Tre serate di musica e parole, tre eventi unici ed esclusivi ideati e pensati per il Gabinetto Vieusseux di Firenze da quattro protagonisti del cantautorato italiano, Francesco Bianconi, Andrea Chimenti, Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni, e dedicati a tre grandi poeti del Novecento, Giorgio Caproni, Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Ungaretti, i cui fondi sono conservati presso l’Archivio Contemporaneo Bonsanti.

È la rassegna “La musica dei poeti. I poeti della musica” che si svolge da mercoledì 11 a venerdì 13 settembre, nell’ambito dell’Estate Fiorentina, nel cinquecentesco cortile di Palazzo Strozzi. Tutti gli appuntamenti, alle ore 21, sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Inaugurazione mercoledì 11, con  il reading musicale “L’Inesauribile segreto” dove Gianni Maroccolo (bassista e produttore, ex Litfiba, CCCP, CSI) e Andrea Chimenti (cantautore e autore di colonne sonore) ricostruiranno l’anima poetica di Giuseppe Ungaretti attraverso le sue lettere, in un percorso che parte dalla Grande Guerra fino agli ultimi anni del poeta. “Quegli scritti – spiegano i due musicisti – ci parlano non solo della sua levatura di artista, della sua forza e caparbietà, ma anche dell’uomo semplice, spesso ferito, deluso, innamorato. Le lettere, inframezzate dalla lettura e dal canto di alcune poesie, diventano letteratura e poesia a loro volta. La musica – aggiungono gli autori – invece allontana ogni tentazione didascalica per privilegiare solo la pura emozione”.

Giovedì 12 Francesco Bianconi, voce dei Baustelle e autore, ci offrirà un suo ritratto intimo e personale di Giorgio Caproni per un racconto decisamente originale e inedito. Non un reading musicale, ma un album di sole parole per uno tra i massimi e più originali poeti del dopo-Montale, che leggeva Ungaretti, suonava il violino e proprio studiando composizione iniziò a scrivere i primi versi fino a dire che “il musicista è caduto ed è rimasto il paroliere”. Poeta, la cui svolta arriva grazie a un articolo di Pasolini, Giorgio Caproni è stato anche critico letterario, scrittore di racconti e traduttore, fra cui ricordiamo Il tempo ritrovato di Proust, Bel-Ami di De Maupassant e le Poesie di Apollinaire.

Venerdì 13 Massimo Zamboni, storica chitarra dei CCCP/CSI, insieme ai musicisti Cristiano Roversi e Erik Montanari, dedica il suo omaggio a Pier Paolo Pasolini con il reading musicale “P.P.P. Profezia è Predire il Presente. Un dolore civico profondo”. “Sarà un susseguirsi di letture – spiega Massimo Zamboni – tratte dalle sue opere intervallate da esecuzioni musicali, alcune delle quali inedite e composte per l’occasione, in modo da creare una drammaturgia che dia il senso del percorso quasi sacrificale di Pasolini, cominciando dall’attenzione rivolta verso il mondo della cultura popolare, il Canzoniere italiano, nel momento della percezione della sua inarrestabile scomparsa. Il cambio antropologico da lui profetizzato dà senso al titolo dello spettacolo, laddove Pasolini sembra tra i pochissimi in grado di percepire la trasformazione – drammatica, lacerante – del nostro Paese”.

Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux

Firenze, Palazzo Strozzi | www.vieusseux.it

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