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šŸŽ§ ā€˜Ndrangheta in Toscana: la corruzione ĆØ sempre piĆ¹ cheap

corruzione

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Dallā€™inchiesta sulle infiltrazioni delle ā€˜ndrine in Toscana e sui rapporti ā€˜pericolosiā€™ tra la politica, lā€™imprenditoria e la ā€˜ndragheta, emerge come oggi la corruzione di un politico costi sempre meno. Intervista con ALBERTO VANNUCCI, Professore di Scienza Politica, universitĆ  Pisa e studioso dei fenomeni corruttivi.

Dallā€™inchiesta sulle infiltrazioni delle ā€˜ndrine in toscana e sui rapporti ā€˜pericolosiā€™ tra la politica, lā€™imprenditoria e la ā€˜ndragheta, emerge un particolare abbastanza curioso, che conferma una tendenza oramai abbastanza chiara: oggi corrompere un politico costa sempre meno, e nella massima parte dei casi i ā€˜regaliā€™ in cambio dei ā€˜favoriā€™ servono a pagare spese elettorali o di ā€˜segreteriaā€™. Naturalmente siamo ancora alle prime fasi della vicenda processuale e tutte le accuse sono ancora da provare. Ma qualora il quadro fosse quello delineato dagli inquirenti, appare evidente che le cifre di Tangentopoli sono ben lontane oramai. Insomma, una corruzione molto piĆ¹ a la page con un tariffario da strenna. Segno che la merce ā€˜corruttivaā€™ ĆØ abbondante sul mercato.

E del resto gli analisti della corte europea di Strasburgo hanno pubblicatoĀ  a fine marzo il loro quarto rapporto di valutazione sul nostro Paese (si puĆ² consultare qui), relativo a dodici raccomandazioni inviate a Roma nel 2016. Richieste tutte inerenti allaĀ prevenzione della corruzioneĀ nei confronti dei membri diĀ Parlamento,Ā giudiciĀ eĀ pubblici ministeri.

Tra le richieste inevase StrasburgoĀ chiede allā€™Italia di regolare leĀ revolving doors, leĀ porte girevoli, tra toghe e politica: La ā€œquestione, peraltro controversa, resta dā€™attualitĆ , e questo evidenzia la necessitĆ  di agire efficacemente e senza indugiā€, scrivono gli analisti delĀ Consiglio dā€™Europa. Il Greco (o, ilĀ gruppo di Stati contro la corruzione, lā€™organo delĀ Consiglio dā€™EuropaĀ che si occupa diĀ lotta alla corruzione nellā€™Unione europea) ha preso atto del ā€œprogetto di legge sulla riforma del sistema giudiziarioĀ approvato il 7 agosto 2020 dal Consiglio dei ministri, che deve essere ancora esaminato dal Parlamentoā€, che introduce ā€œtre cambiamenti fondamentaliā€, stabilendo dei limiti piĆ¹ stringenti per quanto riguarda il passaggio dalla magistratura alla politica e viceversa. Il testo vieta di esercitare contemporaneamente la funzione di magistrato e quella di politico in carica, indica che tutti i magistrati che si candidano alle elezioni devono essere inĀ congedo non remunerato, prolungato per tutto il mandato in caso di elezione. La stessa legge inserisce per la prima volta norme stringenti che regolano ilĀ ritorno dei giudici nel sistema giudiziarioĀ dopo laĀ fine del mandato elettoraleĀ con in caso diĀ mancata elezione.

ā€œSenato e Camera devono formalizzare i codici di condottaā€ contro la corruzioneā€“Ā Tra le richieste attuate solo in modo parziale, il Greco segnala il mancato consolidamento ā€œdel quadro diĀ integritĆ  per i parlamentari, anche attraverso la formalizzazione delĀ Codice Etico nel RegolamentoĀ del procedure della Camera dei deputati; il suo ulteriore affinamento attraverso indicazioni sulle sue disposizioni; lā€™istituzione diĀ unā€™efficace regime di responsabilitĆ . Le stesse misure sono consigliate per ilĀ Senatoā€œ. Lā€™organo anticorruzione sottolinea come sia stato varato un codice di condotta aĀ Montecitorio, ma spiega che deve essere implementato. AlĀ Senato, invece, il regolamento del 2017 prevede espressamente lā€™adozione di unĀ Codice Etico, nonchĆ© lā€™introduzione di specifiche regole interne sul lobbismo. ā€œEntrambe le questioni sonoĀ attualmente allā€™esame e richiedono lā€™approvazione del Consiglio di Presidenza del Senatoā€œ, si legge nel rapporto.n Tradotto: a Palazzo Madama non esiste ancora alcuna regola che disciplini cosa puĆ² o non puĆ² fare un senatore. In definitiva, quindi, sia Montecitorio che Palazzo Madama, scrivono gli analisti Ue, ā€œdevono ancora formalizzareĀ i loro rispettiviĀ codici di condottaā€œ. Soprattutto il Senato ā€œdeve ancora impegnarsi per promuovereĀ una forte cultura dellā€™integritĆ Ā dei suoi membriā€, come sta giĆ  facendo in una certa misura la Camera, anche se ā€œmancano ancoraĀ risultati tangibiliā€œ. Raccomandazione che ĆØ rimastaĀ completamente inattuataĀ ĆØ poi la creazione di misure di supporto al codice di condotta. Il Greco sottoliena che ā€œla semplice distribuzione del documento ai deputati non ĆØ sufficienteā€. Essendo rimasto parzialmente inattuata la raccomandazione sul codice di condotta, lo ĆØ stata in maniera completa la richiesta di misure di sopporto allo stesso codice. Il Greco, si legge nel rapporto, si rammarica ā€œdellaĀ mancanza di risultati tangibiliĀ riguardo a questa raccomandazioneā€.

ā€œServe una legge sul conflitto dā€™interessiā€ ā€“Ā Alle due Camere veniva richiesto, inoltre, di varare una solida ā€œserie di restrizioni riguardanti leĀ donazioni, doni, ospitalitĆ ,Ā favori e altri benefici per i parlamentariā€ proprio per evitare fenomeni di corruzione. Il Greco spiega di aver preso atto dellā€™intenzione delle autoritĆ  di inserire nuove norme per la ā€œregolamentazione di doni, ospitalitĆ , favori e altri benefici per deputati, anche in relazione al loro obbligo di dichiarare lā€™alloggioĀ e leĀ spese di viaggioĀ coperte dagli sponsor. Tuttavia, alla luce di qualsiasi risultato tangibile a questo riguardo, ha concluso che laĀ raccomandazioneĀ non era stata implementataā€. Lā€™Italia viene rimandata anche questa volta per non aver ancora varato ā€œnorme chiareĀ e applicabili sulĀ conflitto di interessiĀ adottato per i parlamentari, anche attraverso una sistematizzazione dellā€™attuale regime diĀ ineleggibilitĆ Ā eĀ incompatibilitĆ . E poi il processo di verifica diĀ ineleggibilitĆ Ā /Ā incompatibilitĆ Ā deve essere ulteriormenteĀ razionalizzatoĀ e quindi eseguito in un modo efficace e tempestivoā€. Lā€™organo europeo fa notare come ā€œleĀ norme esistenti in materia di conflitti di interesseĀ eĀ incompatibilitĆ Ā sono contenute in un alto numero di leggi disperse (e relativi emendamenti), e che questa mancanza di consolidamento e la razionalizzazione crea difficoltĆ  quando si tratta di applicare la leggeā€. A questo proposito il rapporto cita in modo positivo il testo di legge in discussione alla commissioneĀ Affari costituzionaliĀ della Camera, messo a punto dalĀ Movimento 5 stelleĀ durante il governo diĀ Giuseppe Conte. Una norma promossa daĀ Strasburgo, che osserva come in caso di approvazione si ā€œprevedono miglioramenti su questo fronteā€œ. Una nota positiva viene spesa anche per la legge che taglia ilĀ numero dei parlamentariĀ perchĆ© garantisce una ā€œvelocizzazioneā€ sul fronte della verifica dellā€™ineleggibilitĆ  e incompatibilitĆ . Su questo fronte, gli analisti scrivono che sebbene ā€œsiano in corso lavori su diversi fronti (es. Regole sui incompatibilitĆ , regali e altri benefici, lobbismo), non ci sono ancora risultati tangibiliā€.

ā€œRegolare i rapporti tra lobbisti e politiciā€ ā€“Ā Tra le raccomandazioni parzialmente implementate anche quella sulleĀ regole per gli ex parlamentari, che dopo il loro mandato potrebbero comunque trovarsi in posizione di conflitto dā€™interesse. Strasburgo spiega di aver accolto con favore la restrizione varata a Montecitorio che vieta agliĀ ex deputatiĀ di iscriversi alĀ registro dei lobbistiĀ nei 12 mesi successivi alla fine del mandato parlamentare. ā€œMa ha invitato le autoritĆ  a inserire altre funzioni che potrebbero essere svolte dopo il mandato parlamentare e che potrebbero anche dar luogo a conflitti di interesseā€. Sempre a proposito diĀ lobby, il Greco aveva chiesto di ā€œsviluppare ulteriormente le normeĀ per regolare i rapporti tra iĀ membri del Parlamento, iĀ lobbistiĀ e altre terze parti che cercano di influenzare il processo parlamentare, anche sviluppando orientamenti dettagliati in materia e assicurandone il monitoraggio e lā€™applicazione efficaciā€. Gli analisti del Consiglio dā€™Europa prendono atto della creazione del registro dei lobbisti alla Camera ma insistono: ā€œOccorre sviluppare orientamenti mirati che diano ai deputati indicazioni chiare su come interagire con i lobbistiā€. Sollecitazioni estese anche alĀ Senato.

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