La pazienza è finita. Con questo slogan il sindacalismo di base è sceso in piazza oggi davanti alle sedi delle regioni chiedendo misure economiche certe per tutta la durata della crisi. 
“Da metà giugno anche chi ha potuto godere di un ammortizzatore sociale si ritroverà completamente scoperto, mentre la data del 17 agosto, quando le imprese potranno tornare a licenziare, si avvicina pericolosamente” afferma l’Usb che ha manifestato davanti alla regione Toscana, con fumogeni colorati e con le diverse catogorie di lavoratori precari.
le voci raccolte da Chiara Brilli
Fra le richieste: nessuna deroga ai contratti nazionali ma, al contrario, una campagna per la stabilizzazione dei lavorator* precari, intermittenti impiegati in tutti i settori della nostra economia.
L’apertura di un tavolo di confronto per affrontare le problematiche dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente colpiti dalla crisi come gli stagionali, i lavoratori del turismo e della ristorazione, i dipendenti del settore spettacolo e cultura e quelli dello sport.
Una moratoria sugli sfratti e sui pignoramenti per tutte quelle famiglie che hanno accumulato morosità da gennaio fino a al termine del lockdown
Rilancio del settore pubblico attraverso investimenti e assunzioni negli Enti Locali, nella sanità, nella scuola (a cominciare dal settore 0-6) e nella tutela dell’ambiente.