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La Regione prepara avviso pubblico per decongestionare parrocchia di Vicofaro

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Vicofaro: approvate le linee di indirizzo. Si cercano organismi del terzo settore disponibili a presentare progetti di accoglienza e ospitalità. Stanziati 200.000 euro. La proposta frutto del lavoro del tavolo interistituzionale con Parrocchia, Comune, Prefettura e Asl.

La Giunta regionale ha adottato una delibera con cui approva gli elementi essenziali di un avviso pubblico per la “Realizzazione di interventi a carattere regionale finalizzati all’accoglienza straordinaria e temporanea da parte di enti del Terzo Settore, presso proprie strutture o immobili in gestione, per un periodo non superiore a cinque mesi di persone in condizione di vulnerabilità e difficoltà sociale in uscita dalla Comunità di Vicofaro”.

Si tratta del modo scelto dal tavolo interistituzionale a cui hanno partecipato il Prefetto di Pistoia, il Sindaco del Comune di Pistoia, la Direzione sanitaria della Asl Toscana Centro, la Parrocchia di Vicofaro e la Regione Toscana.

“E’ il primo passo di un lavoro – dichiara l’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli – che vede la massima collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, che ringrazio, con l’obiettivo di dare piena attuazione all’ordinanza firmata dall’ex presidente Rossi per il decongestionamento della parrocchia di Vicofaro.

Per farlo abbiamo fortemente voluto una modalità che tuteli la salute degli ospiti e della comunità tutta, valorizzando al tempo stesso la rete del terzo settore e l’attività di accoglienza e solidarietà svolta da Don Biancalani. Un’assunzione di responsabilità e un coinvolgimento necessario da parte degli enti locali, insieme a quello del sistema socio sanitario regionale, chiamati a condividere e a contribuire all’attuazione di progetti in linea con la tradizione di accoglienza e integrazione della Toscana.

La Regione ha deciso di stanziare per questo 200mila euro e auspichiamo quindi l’arrivo di proposte che, grazie anche alla collaborazione dei Servizi sociali e delle Società della Salute, possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi e per una migliore e diffusa accoglienza dei migranti”.

L’avviso pubblico dovrebbe essere emanato entro un paio di settimane. Dopo la sua pubblicazione gli interessati avranno circa un mese di tempo per presentare i loro progetti di accoglienza, che dovranno avere una durata massima di cinque mesi, per arrivare poi all’auspicato superamento delle situazioni di emergenza e, al termine del progetto, ad una successiva collocazione stabile delle persone accolte.

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