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I materiali di cancelleria, pennarelli e quaderni sono stati nelle prime settimane del lockdown oggetto di polemica perché considerati ‘non di prima necessità’ e dunque vietati in alcuni supermercati o comunque oggetto di sanzioni se motivo dello spostamento dalla propria abitazione.
Tutto ciò in parallelo alla chiusura delle cartolerie, riaperte insieme a librerie e negozi di abbigliamento per bambini il 14 aprile scorso.
L’intervista realizzata da Chiara Brilli ad Alessandra titolare della cartoleria La Scartoffia di Firenze