La seconda sezione del Tempo Reale Festival si chiama Y ed è una novità nel decimo anno di vita della kermesse che amplia la sua programmazione anche in inverno: dal 30 novembre al 3 dicembre, prime assolute, performance di artisti sonori, musica aperta, artisti internazionali come l’oboista Christopher Redgate, musicista di fama internazionale (2/12, Palazzina reale), il cui concerto si conclude con la prima assoluta del compositore britannico Craig Vear, ispirata dal solo “God Bless the Child” del grande jazzista Eric Dolph
Nel trentesimo anniversario della fondazione di Tempo Reale l’attenzione ai temi del suono allarga sempre più i suoi confini conquistando nuovi luoghi della città come la Palazzina Reale di Santa Maria Novella per spostarsi anche a Pistoia, capitale della Cultura 2017, alla fondazione Marino Marini luogo simbolo del contemporaneo, dove si presenta un programma musicale incentrato su opere fondamentali del repertorio elettroacustico di Stockhausen e Cage, alternate a lavori molto recenti come l’opera di Cosottini, dedicata al TREE (Tempo Reale Electroacoustic Ensemble) presentata per la prima volta in una versione con l’autore stesso (3/12).
In apertura il 30 novembre, l’omaggio sentito e doveroso a Caterina Poggesi, figura della cultura contemporanea a Firenze e collaboratrice di Tempo Reale, prematuramente scomparsa. Il festival le dedica il suo lavoro di micro-teatro musicale Solo piano con donna all’Istituto Francese con l’interpretazione di Oumoulkhairy Carroy e con la regia ripresa da Cristina Abati (30/11, h. 19), altro progetto a lei dedicato Residenze Kate in cui artisti sonori residenti a Tempo Reale presentano il risultato delle proprie ricerche, Caterina Poggesi è stata infatti promotrice del primo programma strutturato di residenze artistiche (2/12, h. 17.30, Palazzina reale).
Il 1° dicembre una performance serale dedicata al concetto di Musica Aperta, sempre alla Palazzina reale, dalle avanguardie ad oggi si allarga il concetto di musica che chiama l’interprete a un ruolo creativo e centrale del momento concertistico. Le due opere che Daniela Fantechi e Luca Perciballi, insieme ai loro “solisti”, presentano in prima assoluta sono nate da un periodo di residenza e ricerca incentrate su queste tematiche.
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