“La spesa. Non siamo ciò che mangiamo” è il titolo della mostra di 32 fotografie di Oriente Plazzi Marzotto che inaugura oggi per rimanere aperta fino al 1 giugno. Dove? In un luogo affascinante: il guardaroba storico di Montedomini, a Firenze, in via deì Malcontenti 6.
“La spesa. Non siamo quello che mangiamo” infatti è allestita negli ampi locali occupati dai grandi armadi antichi che contenevano la biancheria necessaria alla vita quotidiana dell’istituto. Come si sa, da secoli Montedomini offre assistenza alla terza età. Ed erano proprio le anziane signore qui ricoverate che si dedicavano a cucire e rammendare le lenzuola e i camici che poi venivano riposti in queste stanze e in questi armadi.
Si tratta di un posto, insomma, ricolmo di storia, di storie e di presenze femminili. E proprio per questo offre oggi un’ambientazione ideale alle fotografie di Oriente Plazzi Marzotto.
Oriente è giovanissima. Studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e oltre alla pittura da poco si dedica anche alla fotografia. Questo “La spesa. Non siamo ciò che mangiamo” è un progetto che ha avuto inizio un anno esatto fa, nel maggio del 2018. In mostra, curata da Milena Zunino, si vedono 32 grandi immagini a colori.
Raffigurano corpi di donne, corpi che sono associati ad alimenti. Ci sono verdure, come broccoli, radicchio, finocchi; c’è prosciutto crudo, salmone, pollo, salame…
Corpi di donne e cibo, insomma. Un binomio complicato. Un terreno cruciale. Dato che come sostiene la grande artista americana Barbara Kruger in un lavoro famoso del 1989, “il corpo delle donne è un terreno di battaglia”. E nessuno lo capisce meglio di una donna, sempre sottoposta all’altrui giudizio basato sulle apparenze.
Dopo decenni e decenni di corpi femminili fotografati da uomini, adesso finalmente l’argomento è nelle mani delle donne. Per questo è interessante vedere una giovane artista esplorare questo argomento oggi.
“Io sono sensibile a queste particolari patologie” mi ha detto Oriente “perché più di ogni altre manifestano, nel corpo di una giovane donna, la scissione fra il corpo e la mente. Statisticamente il 95,5% dei casi di disturbi del comportamento alimentare è riscontrato nel sesso femminile. E tutte le testimonianze che io ho raccolto sono di giovani donne.”
Una donna che fotografa oggi corpi di donne avvicinandoli al cibo ha tante nuove possibilità. Perchè in questi ultimi anni infatti finalmente si sta affermando con forza il “female gaze”, quello sguardo al femminile che ha il potenziale di scardinare luoghi comuni e stereotipi. E i molti siti online dedicati al “female gaze” sono luoghi cruciali di conversazione tra donne e artiste di tutto il mondo.
Il lavoro di Oriente Plazzi Marzotto si inserisce in questa ricerca. “La spesa. Non siamo ciò che mangiamo” nasce come performance sulla relazione dei giovani con il cibo, per diventare poi una ricerca sui disturbi del comportamento alimentare. E poichè Oriente Plazzi Marzotto ha occhio sicuro e idee chiare, le sue composizioni sono spesso elegantemente minimaliste. Spesso contengono anche elementi divertenti.
Per questo suo “La spesa. Non siamo ciò che mangiamo” ha intervistato ragazze che soffrono di diturbi alimentari. Ha fotografato sue amiche, tutte di corporature diverse. E si è occupata personalmente della postproduzione.
Adesso, ambientate tra gli armadi del Guardaroba storico di Montedomini, le sue immagini riverberano delle storie delle tante e tante donne che nei secoli hanno lavorato in quelle stanze. Grazie a questi incroci la conversazione si arricchisce e cresce. Come crescerà il lavoro di questa giovane artista, sicuramente molto promettente.
Margherita Abbozzo. Tutte le foto della mostra sono mie. Il resto, tutte courtesy of the artist.
La mostra si può vedere a Montedomini, nel Guardaroba storico, in via dei Malcontenti 6. Tutti i gioni dalle 14 alle 18, fino al 1 giugno.