A Pisa, Massa e Siena il sindaco sarà deciso il prossimo 24 giugno. Avanza la Lega che diventa primo partito a Pisa, frenata del Movimento 5 Stelle. Partito Democratico arretra rispetto a cinque anni fa.
Il centrodestra avanza ed e’ competitivo in tutti e tre i capoluoghi al voto, il Partito democratico rischia grosso specialmente a Siena, mentre il Movimento 5 Stelle subisce una pesante battuta d’arresto rispetto ai piani di avanzata in Toscana. Il primo turno delle elezioni comunali ha restituito una fotografia che potrebbe diventare ancor piu’ incontrovertibile domenica 24 giugno. Il centrodestra trainato della Lega e’ diventato competitivo nei capoluoghi finora considerati off-limits: a Massa Francesco Persiani col 28% se la vedra’ al secondo turno con il sindaco uscente del Pd, Alessandro Volpi che porta in dote poco meno del 34%. Delusione in casa 5 Stelle, dove Luana Mencarelli si ferma al 15%, ben al di sotto delle performance delle Politiche del 4 marzo e delle aspettative nutrite dal Movimento a livello regionale.
A Pisa, invece, il centrodestra con Michele Conti con quasi il 33% parte in vantaggio per il ballottaggio rispetto al 32,5% del dem, Andrea Serfogli che e’ anche assessore uscente al Bilancio della giunta Filippeschi.
Ma e’ a Siena dove il Pd registra la maggiore fragilita’. Tecnicamente Bruno Valentini, anch’egli sindaco in carica, arriva primo col 27,37% e dovra’ sfidare Luigi De Mossi sostenuto da Forza Italia, Lega, Fdi che parte dal 24,36%, ma la frammentazione del mondo progressista e’ significativa. A fare da arbitro della contesa potrebbe essere Pierluigi Piccini, ex sindaco Ds della citta’, che raccoglie oltre 5 mila voti e il 21,4% dei suffragi.
A Campi, solido insediamento della sinistra toscana, il sindaco uscente Emiliano Fossi ottiene il 42,15% e puo’ rivendicare un vantaggio ragguardevole rispetto alla moderata Maria Serena Quercioli che nel primo turno racimola il 28,78%, ma dovra’ vedersela con gli scontenti.
Nella lucchesia, a Pietrasanta il 24 giugno se la vedranno Alberto Giovannetti col 39,81%, trainato dalla lista civica del senatore di Forza Italia Massimo Mallegni (15,54%) ed Ettore Neri col 33,71% appoggiato dal Pd. Un ritorno significativo, poi, e’ quello di Oreste Giurlani a Pescia, costretto a dimettersi dopo un’inchiesta della magistratura, che agguanta al primo turno il 38,86% dei voti, raccolti solo con delle liste civiche e malgrado il mancato appoggio del suo partito di provenienza, il Partito democratico. Il 24 giugno verra’ sfidato per la poltrona di primo cittadino da Francesco Conforti del centrodestra, che riparte dal 22,59% dei voti. A livello di liste il confronto con le elezioni 22,59% dei voti.