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La “Toscana Diffusa” è legge

Consiglio regionale della Toscana , legge toscana diffusa

Approvata a maggioranza, con i voti a favore di Pd e Iv e l’astensione del M5s, la legge per la valorizzazione della Toscana Diffusa. Illustrato nella seduta di ieri, l’atto è stato oggetto di un lungo dibattito. Approvati anche alcuni emendamenti e ordini del giorno collegati.

“Una Toscana più vicina e più coesa. È l’intento della legge con la quale la Regione punta a dare opportunità a quanti vivano in territori lontani dai centri urbani e dai loro servizi. La proposta di legge avanzata dal Presidente Giani ha trovato nell’iter in Commissione e in Aula un arricchimento grazie agli emendamenti presentati dal Partito Democratico, dando vita così a un testo maggiormente dettagliato e ancor più incisivo”. Questo il commento del presidente del Presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli all’approvazione da parte dell’assemblea legislativa della Proposta di legge n. 274 “Valorizzazione della Toscana diffusa”, finanziata per l’anno 2025 con 2,3 milioni di euro. Altre risorse arriveranno con prossime variazioni di bilancio.

Nello specifico, 750mila euro per sostenere interventi per le locazioni residenziali e 750mila euro per sostenere acquisti residenziali in territori  montani. Altri 500mila euro sono destinati a contributi per il mantenimento di negozi di vicinato presenti in centri non capoluogo e 300mila euro per i processi di sviluppo economico come la valorizzazione delle produzioni agroalimentari ai fini della promozione e dell’internazionalizzazione.

Il capogruppo Fdi Vittorio Fantozzi ha riconosciuto la necessità di uno strumento legislativo “che metta ordine, sebbene arrivi in tempistiche che hanno un sapore elettorale. Crediamo che oggi sia necessario riportare al centro la comunità, capace di portare individui e famiglie intorno a valori comuni, facendone identità e senso di appartenenza”.

“La Regione Toscana è la prima regione a dare un quadro normativo e di azione a tutti i territori periferici, per i quali, dal punto di vista della legge nazionale, manca un quadro definito – ha detto Marco Niccolai (Pd) -. Questo tema non riguarda solo la Toscana e spero che anche altre regioni seguano il nostro esempio”.

Marco Casucci (Lega) ha parlato di “valore eminentemente politico della legge, che però non ha una chiara visione dello sviluppo delle aree interne o diffuse. Al di là dei campanilismi ho il timore che la legge sia più uno spot elettorale visto che di fatto è vuota nei contenuti, e rimanda continuamente ad altre leggi ed a strumenti già esistenti della programmazione regionale”. ”

Un sostegno convinto alla legge” è arrivato da Iv con Stefano Scaramelli che ha spiegato: “Questo punto era nel programma elettorale della coalizione e lo abbiamo assunto a inizio mandato”. Per il portavoce dell’opposizione Marco Landi “si tratta di una legge che nulla aggiunge rispetto alle possibilità che ci danno gli attuali strumenti normativi”. A concludere il dibattito è stato il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli: “Questa legge non va né enfatizzata né demonizzata. Sicuramente non risolverà i problemi delle aree più fragili e disagiate, ma sarà uno strumento utile”.

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