Mar 26 Nov 2024
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ToscanaCronacaLa voce degli anziani a Firenze per comprendere "La forza degli anni"

La voce degli anziani a Firenze per comprendere “La forza degli anni”

Il convegno internazionale “La forza degli anni” si terrà in Palazzo Vecchio venerdì 18 e sabato 19 ottobre; i lavori saranno introdotti dalla senatrice a vita Liliana Segre.

“La forza degli anni” fa sentire la sua voce nuovamente, a Firenze, per sottolineare che “senza sogni si invecchia davvero” e individuare risposte e prospettive suggerite direttamente dagli anziani il 18 e 19 ottobre in Palazzo Vecchio, con due sessioni di convegno, promosse dalla Comunità di Sant’Egidio, venerdì 18 ottobre pomeriggio nel Salone dei Cinquecento, e sabato 19 ottobre mattina nella Sala d’Arme. I lavori saranno avviati venerdì 18 ottobre alle 16:30 dall’On. Liliana Segre, dopo il saluto del Sindaco Dario Nardella, il Card. Giuseppe Betori e Gabriele Gori, Direttore della Fondazione CR Firenze.

Segue il primo panel dedicato al tema ‘Alleanza fra generazioni e culture: il futuro della città’, presieduto da Maria Ballerini (Prato) con gli interventi di Fiorella Bacherini (Firenze), Francis Cobbinah (Nkwanta, Ghana), Ortensia Mele (Lucca), Graziella Grazzini (Firenze), Godstime Akhelumele (Edo State, Nigeria).

Sabato 19 ottobre 2019, alle 10, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, il secondo panel, sul tema ‘Storie e memorie alla radice del nostro presente’, presieduto da Maura Mazzini (Firenze), Enio Mancini (Sant’Anna di Stazzema), Cosimo Martinese (Firenze), Besnik Sopoti (Bari), Carmela Grande (Firenze), Angelina Fanis (Livorno).

Nel terzo panel, ‘Accogliere le sorprese nella vita’, con la presidenza di Renata Calzolari (Firenze), intervengono Adriana Turini (Firenze), Romano Carletti (Firenze), Gloria Marchionni (Livorno) e Teresa Bruno (Firenze).

“La forza degli anni” è un convegno, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che nasce dal desiderio di dare voce pubblicamente agli anziani. “Siamo convinti – spiegano gli oranizzatori – che per affrontare i nodi del presente e provare a dare risposte soprattutto alle giovani generazioni, è necessario ascoltare la voce spesso silenziata di chi ha affrontato con responsabilità i molti anni vissuti. Per usare le parole di Papa Francesco, vogliamo ‘ascoltare i sogni degli anziani'”, dar vita alle loro preoccupazioni, alla loro visione dell’attualità, alle loro proposte per la città e la società”.

L’esperienza delle passate edizioni ha mostrato l’autorevolezza di quanto gli anziani hanno da dire con la loro voce mite: “Abbiamo scoperto che c’è un coraggio e un’energia che nascono dal non fuggire la debolezza. Abbiamo visto che, anche quando le forze fisiche declinano, nella vita dell’essere umano possono manifestarsi energie alternative che consentono di proseguire il cammino e di non perdere la speranza”.

Il cammino quest’anno riprende attraverso contributi provenienti da diverse aree geografiche e da differenti culture. Interverranno anziani che hanno dato un contributo rilevante alla società civile, testimoni della storia recente europea, persone che a diverso titolo, nel luogo dove vivono, si impegnano per la costruzione di una società più solidale.

Per questa terza edizione, nel corso della prima tavola rotonda, gli anziani incontreranno coloro che da lontano sono venuti in Italia a cercare un futuro, per testimoniare che “è in quest’incontro che c’è futuro per tutti”. Il secondo panel vuole essere un invito a non avere paura, a fidarsi, a essere sempre aperti alle sorprese nella vita, consapevoli della ricchezza di vita che scaturisce dal saper accogliere le novità. Un’ulteriore tavola rotonda sarà infine dedicata alla memoria del passato come chiave per capire il presente.

“Le voci che ascolterete – concludono gli amici di Sant’Egidio – forse non sono più squillanti come un tempo, ma certamente non sono deboli o rassegnate. Anzi, hanno la forza e la saggezza maturate in una vita lunga che non ha abbandonato la speranza. Perchè  solo chi non sogna invecchia davvero”.

Il convegno è promosso in collaborazione con il Comune, l’Arcidiocesi e la Fondazione CR di Firenze, e il contributo dell’8 per mille della Chiesa Cattolica.

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