Mar 5 Nov 2024
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MusicaClassificaL'abbraccio contagioso di Leonard Bernstein.

L’abbraccio contagioso di Leonard Bernstein.

Al Teatro Politeama Pratese, giovedì 10 maggio alle ore 21.00. Leonard Bernstein, di cui si festeggia nel 2018 il centenario della nascita, avvolgeva tutti in un abbraccio contagioso. Il suo non era solo un gesto di autentico trasporto fisico, ma la traduzione corporea di quell’abbraccio all’umanità che sprigionava dalla sua arte di compositore, direttore, pianista, divulgatore.

La Camerata strumentale di Prato propone giovedì 10 maggio “L’abbraccio contagioso di Leonard Bernstein.” Direttore Jonathan Webb.

L’eredità spirituale di Lenny è un riferimento etico che guida l’azione della Camerata verso l’obiettivo di portare a tutti la gioia della musica e il suo contenuto sociale. Per questo gli dedichiamo un omaggio, con la nuova composizione di Alessandro Cavicchi che utilizza le melodie più celebri delle sue opere più conosciute, prima fra tutte West Side Story. Sarà poi la voce dei pratesi uniti in Coro a ringraziare Bernstein con la sua musica, associata alla Camerata negli emozionanti Chichester Psalms, sotto la guida appassionata e generosa di Jonathan Webb. ”

Dal programma di sala, note su Bernstein di Alberto Batisti

Prima della televisione, fu la radio a far scoprire agli americani la travolgente personalità di Lenny, grazie a uno di quei segni del destino che sembrano manifestarsi solo delle narrazioni fiabesche. La sera di sabato 13 novembre 1943, il venticinquenne Leonard Bernstein si apprestava a presentare al pubblico di New York la sua serie di canzoni infantili I Hate Music, accompagnando al piano il soprano Jennie Tourel. Poco prima dell’inizio del concerto, al suo camerino bussò Bruno Zirato, che gli veniva a far visita per conto della New York Philharmonic. Il leggendario direttore d’orchestra Bruno Walter era stato colpito da una grave influenza e con ogni probabilità non avrebbe potuto dirigere il concerto programmato per il pomeriggio del giorno dopo. Il direttore musicale dell’Orchestra, Artur Rodzinski, era lontano da New York e così non restava che una speranza per salvare il concerto, chiedere al giovane assistente Bernstein di salire sul podio al posto di Bruno Walter, e senza cambiare il programma annunciato. Così fu. Quella domenica pomeriggio nacque il mito di uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo. Il trionfo di New York, trasmesso in diretta radiofonica in tutti gli Stati Uniti, e il debutto di Bernstein con quella che sarebbe poi stata per tanti anni la sua orchestra, fu anche l’inizio di un contrasto interiore che Lenny si portò addosso tutta la vita. In quel periodo, infatti, le sue scelte artistiche si stavano orientando più verso la composizione che verso la direzione d’orchestra, benché il paterno appoggio e i consigli del grande Sergej Koussevitzkij, direttore musicale dell’Orchestra di Boston e responsabile dei corsi estivi di Tanglewood, lo spingessero vigorosamente a privilegiare il podio. Fortunatamente, Bernstein non cessò mai, nonostante il successo planetario come direttore, di considerarsi in primo luogo un compositore. Gli anni Cinquanta, in particolare, lo videro dividersi fra le due carriere, proprio come prima di lui aveva fatto Gustav Mahler, uno dei musicisti più profondamente radicati nel cuore di Leonard Bernstein. Formidabili quegli anni, che videro nascere la Seconda Sinfonia «The Age of Anxiety»ispirata dalla poesia di Auden, la colonna sonora per il film di Elia Kazan Fronte del porto, la preziosa Serenade per violino, archi, arpa e percussioni, le commedie musicali Wonderful Town, Candide e l’immortale West Side Story.

Basterebbe questa manciata di titoli per assicurare a Leonard Bernstein un posto di primissimo piano nella musica del Novecento, dove ha saputo eccezionalmente coniugare un’arte raffinatissima e colta con la popolarità e la capacità di comunicare col grande pubblico.

Al termine del concerto gli artisti incontreranno il pubblico nel foyer.
Alle 18,45 al Politeama Pratese si terrà l’incontro introduttivo con il direttore Alberto Batisti. Ingresso libero.  INFO Teatro Politeama Pratese / Via Garibaldi 33, Prato/ tel 0574 603758.

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