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Laguna Orbetello, verso stato di calamità

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Laguna Orbetello – Si chiama anossia e significa mancanza di ossigeno. E’ per questo motivo che decine di quintali di pesci, a causa del caldo intenso degli ultimi giorni, stanno morendo nella laguna di Orbetello, nel cuore della Maremma.

Una situazione che mette a repentaglio il settore ittico e la stagione turistica, considerato anche che i miasmi delle carcasse di pesci morti arrivano fino a chilometri di distanza, persino alla Feniglia o ad Ansedonia, le cui spiagge oggi erano semivuote. Dopo la richiesta del sindaco di Orbetello Andrea Casamenti, il governatore toscano Eugenio Giani sta seriamente pensando di dichiarare lo stato calamità regionale, “quanto meno per l’intervento contingente di tutela sanitaria nella raccolta e nello smaltimento del patrimonio ittico perso”.

“ieri ne abbiamo parlato con il sindaco dopo la richiesta da parte del Comune, e io ho formulato la massima disponibilità su questo” ha continuato Eugenio Giani secondo cui “ci sono aspetti giuridici”. Giani, a margine della consegna del Pegaso d’Oro all’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via de’ Georgofili, ha ricordato che “oggi c’è la riunione del comitato tecnico-scientifico, e sulla base di quelle che sono le indicazioni del comitato noi dichiareremo sullo stato d’emergenza quanto è più opportuno”, e per questo “ho voluto che stamani l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni fosse ad Orbetello”. Il presidente della Regione ha sottolineato che “abbiamo bisogno di queste considerazioni degli organi scientifici che ci dicano che cosa dobbiamo fare”, e in questo senso “se si tratta della realizzazione di canali, di interventi di 30-40 milioni come mi è stato detto, è evidente che non ce la possiamo fare noi, ma dobbiamo mettere insieme le risorse che può dare la Regione con quelle del governo. Del resto è un’emergenza nazionale, e io la rilancio come tale”.

Non è la prima estate che si verifica questo fenomeno nella laguna, quando le temperature diventano roventi i pesci cominciano a morire: “è almeno la terza nell’ultimo decennio, non è più un’emergenza, ma una questione cronica”, sostiene Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana. Una tragedia annunciata dunque, “adesso è diventato irrimandabile che le istituzioni preposte si attivino. La Regione si è già fatta portatrice di questa istanza con il Governo ma il tempo è già esaurito: serve subito la legge che attendiamo da troppo tempo per sbloccare i fondi necessari”, incalza Bartoli.

Intanto sono stati potenziati gli interventi per la rimozione del pesce, iniziati già una settimana fa, per raccogliere le carcasse che si ammassano sulle sponde che lambiscono i centri abitati. Domani ci sarà una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico per una nuova valutazione della situazione. Il governatore corre ai ripari e spiega che “lo stato di emergenza potrà consentire anche un primo ristoro ai pescatori, valuteremo tutto nella giunta di domani pomeriggio. Accanto a questo noi disporremo un approfondimento tecnico per le misure più appropriate che sono necessarie per attenuare e possibilmente eliminare questo fenomeno che ogni anno nei momenti di maggiore caldo determina un surriscaldamento dell’acqua e la moria di pesci. Una soluzione certa anche da un punto di vista scientifico finora non è mai emersa”.

Per realizzare, come si prospetta da tempo, canali che favoriscano la circolazione dell’acqua e la bonifica con relativo smaltimento dei fanghi dell’aree di fondale “saranno necessari investimenti economici per i quali la Regione è pronta a fare la propria parte ma su cui è necessario per la sostanza economica un intervento del governo. Sara quindi mia cura – conclude Giani – sensibilizzare il ministro dell’Ambiente per una forte attenzione nazionale sulla laguna di Orbetello, è necessario accelerare ciò che era stato promesso con provvedimento nazionale ovvero la costituzione di una autorità specificatamente impegnata agli interventi contingenti e soprattutto alla definizione e alla realizzazione degli interventi strutturali”.

“Allo sgrigliatore di Ansedonia la situazione è totalmente sotto controllo. Arriva sporadicamente qualche carcassa che viene smaltita. Intorno al centro abitato a dopo Neghelli le sponde sono pulite con una attività di controllo e raccolta continua. Siamo riusciti in poche ora dall’arrivo delle carcasse vicino il centro abitato qualche giorno fa a mettere in piedi una organizzazione di pulizia imponente con un gruppo di sette ditte che sta facendo uno straordinario lavoro e monitoraggio della Croce Rossa. Questo per garantire i cittadini e la normale vivibilità anche turistica”. Così il sindaco di Orbetello (Grosseto) Andrea Casamenti su Facebook. “La parte più complessa e davvero difficile è quella verso le ex Bibite Corsi – aggiunge – dove stanno attualmente pulendo, e a Cameretta ed oltre dove puliranno nelle prossime ore”.

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