Ignoti hanno vandalizzato a Lamporecchio (Pistoia) un cippo dedicato al comandante partigiano Giovanni Calugi disegnandovi una svastica con della vernice nera.
“Chiunque sia stato è un codardo e un generatore di odio”, ha commentato il sindaco Alessio Torrigiani. Il cippo era stato inaugurato nel 2021 in via della Resistenza a Lamporecchio. “Questo sfregio fa male a tutti indistintamente – aggiunge il sindaco Torrigiani -, perché getta un’ombra inquietante su una comunità che ha combattuto e pagato con la perdita di vite umane la riconquista della libertà, sconfiggendo quel male assoluto che porta il nome di nazifascismo. Stamani farò immediatamente la denuncia, visto che siamo di fronte a uno o bforse più reati penali. A Lamporecchio non c’è posto per questa gente”. Giovanni Calugi nacque nel 1919 e fu comandante partigiano della formazione Sap Lamporecchio, contribuendo alla liberazione del territorio nel settembre del 1944. Fu poi sindacalista e assessore. E’ morto a Genova – dove si era trasferito da molti anni – nel 1993. “Un atto grave, vergognoso, la mia solidarietà e di tutto il Consiglio regionale va alla comunità di Lamporecchio e al sindaco Alessio Torrigiani”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, dopo l’imbrattamento con una svastica a Lamporecchio (Pistoia) del cippo dedicato al comandante partigiano Giovanni Calugi. “In Toscana non c’è e non ci sarà mai spazio per l’odio e per i rigurgiti di ideologie come quella nazifascista sconfitte dalla storia”, ha concluso Mazzeo.