Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, i morti di Covid come i caduti in guerra, infatti nel cimitero del comune toscano, c’è una lapide coi nomi di tutti i morti nel periodo del primo lockdown per Coronavirus, per i quali non era stato possibile fare i funerali.
La lapide è stata installata, a loro memoria, per volontà dell’amministrazione comunale. “A perenne ricordo dei miei concittadini defunti da marzo ad aprile di quest’anno a cui non fu possibile celebrare neanche i funerali e per i quali non furono affissi neanche i manifesti funebri a causa del lockdown – spiega il sindaco Mario Agnelli – ho deciso di dedicare loro una lapide all’ingresso del cimitero. Mi auguro fortemente che non sia più riproponibile una misura restrittiva del genere, disposta da qualunque Presidente del Consiglio o Governatore di turno. L’estremo saluto ai nostri cari rivolto in qualunque forma è un diritto di cui nessuno ci dovrà privare”.
Nei mesi scorsi, peraltro, il sindaco Agnelli, in accordo con i parroci, aveva firmato un’apposita ordinanza nella quale venivano indicate le chiese più capienti e gli spazi aperti più idonei dove poter celebrare i funerali religiosi al fine di renderli sempre e comunque possibili.