“L’Artista Bambino, Infanzia e Primitivismi” è la bella mostra che esplora il fascino per i disegni infantili riflesso nell’arte della fine Ottocento e d’ inizio Novecento. Alla Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti a Lucca.
“L’Artista Bambino, Infanzia e Primitivismi” racconta una corrente gentile e poetica che fiorì nell’arte italiana tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale. E che si pose come validissima alternativa al roboante e maschio sprezzo del pericolo futurista.
Fu proprio Carlo Ludovico Ragghianti, uno dei massimi storici dell’arte italiani del Novecento e studioso poliedrico e geniale, ad avere l’intuizione verso la fine degli anni Sessanta che potesse esistere una sorta di legame ideale tra il disegno dei bambini, l’arte medievale, e l’arte dell’inizio del secolo.
Non ebbe modo di esplorare questa idea a fondo. Lo fa adesso questa mostra.
Curata da Nadia Marchioni, “L’Artista Bambino, Infanzia e Primitivismi” esplora la scena italiana e, con grande attenzione, quella toscana e locale. Con un occhio di riguardo per artisti che furono di casa sull’uno e l’altro versante delle Apuane.
Ci sono dunque alcuni grandi nomi dell’arte italiana, come Cecioni, Corcos, Sironi, Carrà, Balla, Cambellotti, Rosai, Viani, Giorgio De Chirico… Ma in vesti spesso inaspettate e, quasi, irriconoscibili. E ci sono altri artisti non altrettanto noti, ma molto interessanti. E, spesso, deliziosi.
Artisti come Alberto Magri, Spartaco Carlini, Tullio Garbari, Gigiotti Zanini, Alberto Salietti. Artiste, solo due (peccato!): Elizabeth Chaplin e Anna Gerebzova.
“L’Artista Bambino, Infanzia e Primitivismi” offre tante belle scoperte. Dai quadri ai disegni – alcuni veramente strepitosi – ai libri, ai giornalini, in mostra si snoda una interessante ed istruttiva storia di sentimenti, di affetti e di ricerca.
La Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, diretta da Paolo Bolpagni, ha sede nel complesso monumentale di San Micheletto. Un luogo splendido, luminoso, accogliente.
Ex convento di clarisse, oggi con la sua ricchissima biblioteca, fototeca e archivi è un vero paradiso per gli studiosi. E non solo per loro, perchè ospita anche una raccolta di dipinti e sculture moderne e contemporanee esposte nei chiostri e nei giardini.
Un laboratorio permanente di studio e centro di esperienze culturali. Una perla, luogo di eccellenza, creato da persone speciali che è doveroso conoscere ed apprezzare.
Infatti Ragghianti, lucchese nato nel 1910, oltre ad essere stato uno dei più geniali storici dell’arte italiani fu anche tra i fondatori del Partito d’Azione, organizzò la resistenza armata in Toscana dopo l’8 settembre del 1943, e fu capo del governo provvisorio che liberò Firenze l’11 agosto del 1944.
Continuò poi a occuparsi di problemi istituzionali, con sua moglie Licia Collobi fondò e diresse riviste importanti, scrisse, insegnò, formò generazioni di docenti e di studiosi. Prima di tutti capì l’importanza del cinema nella divulgazione e realizzò 21 “critofilm”, o documentari, per rendere conosciuta a quante più persone possibili la storia dell’arte.
Oggi la Fondazione lavora a pieno ritmo. Con attività espositive, editoriali e didattiche. Presente sui social, si racconta con questo video. Tutte le informazioni pratiche per la visita a “L’Artista Bambino, Infanzia e Primitivismi”, che rimane aperta sino al 2 giugno 2019, qui.
Margherita Abbozzo.
Tutte le fotografie sono mie, a parte quelle di Carlo Ludovico Ragghianti, tratte dal sito della Fondazione.