Firenze, un accordo di filiera ‘salva stalle’ in Toscana per il consumo di latte a chilometro zero in bar, pasticcerie e gelaterie del territorio toscano. Lo hanno siglato Coldiretti e Confcommercio della Toscana per garantire la giusta remunerazione del latte alla stalla agli allevatori, di fronte all’aumento dei costi di produzione.
Si tratta del primo risultato tangibile, spiega una nota, dopo la mobilitazione che ha portato centinaia di allevatori in piazza a Firenze e Grosseto. Un litro di latte sugli scaffali della grande distribuzione costa mediamente 1,72 euro al litro con punte fino a 1,85, secondo la rilevazione dei prezzi effettuata da Coldiretti Toscana, mentre un litro di latte alla stalla viene pagato agli allevatori solo 37 centesimi.
“La crisi energetica si affronta solo con la corresponsabilitĂ dell’intera filiera – spiegano il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi e di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano -, con il primo accordo che assume un valore strategico in un momento di crisi per l’agricoltura e il commercio, causata dal calo dei consumi per il caro bollette e le preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina, ed un effetto a valanga sul sistema agroalimentare e degli acquisti. L’obiettivo condiviso è promuovere la qualitĂ delle produzioni toscane, assicurando la giusta distribuzione del valore all’interno di tutta la filiera”.
Per Coldiretti “a rischio c’è il futuro delle stalle, poco piĂą di 200 quelle sopravvissute in Toscana dopo che una su quattro su quattro ha chiuso negli ultimi dieci anni e dopo che la produzione di latte è andata drasticamente riducendosi con la produzione che si attesta intorno alle 60mila tonnellate nel 2020-2021, contro le oltre 80mila nel 2003-2004”.