Un lavoratore di 59 anni è morto stamani a causa di un incidente in una cava di marmo sulle Apuane, nella zona Fantiscritti in località Miseglia, nel comune di Carrara (Massa Carrara).
E’ Paolo Lambruschi, camionista descritto come esperto delle cave, l’uomo morto stamani nell’incidente sul lavoro avvenuto nella cava di marmo a Miseglia (Massa Carrara). Lascia la moglie e una figlia. Da quanto appreso l’uomo era alla guida di un dumper, mezzo pesante usato in cava, che è caduto per molti metri nella fossa Ficola: il 59enne sarebbe rimasto schiacciato sotto il mezzo ed è deceduto.L’incidente è avvenuto nella cava numero 150 intorno alle 8.10. Sul posto intervenuti il Soccorso cave con medici e infermieri del 118, gli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, vigili del fuoco e forze dell’ordine. L’uomo lavorava per una cooperativa. Inizialmente era stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso che però poi non è intervenuto una volta che i sanitari, arrivati sul luogo dell’incidente, hanno verificato che purtroppo per il 59enne era deceduto.
“Le categorie del lapideo hanno proclamato sciopero, oggi i lavoratori di tutti i bacini si sono fermati. Questa è l’umanitĂ del mondo del lavoro”. Lo afferma Nicola Del Vecchio, segretario generale Cgil Massa Carrara, dopo l’incidente sul lavoro nella cava di marmo di Miseglia costato la vita a Paolo Lambruschi, 59 anni.
“Una strage senza fine, l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto per giunta nella Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro – afferma Del Vecchio -. Il lavoro al monte e’ un lavoro pericoloso e usurante che va salvaguardato e riconosciuto come tale”. “Voglio esprime la mia solidarietĂ e quella di tutta la Camera del Lavoro di Massa Carrara alla famiglia e a colleghi della vittima. Questa strage va assolutamente fermata, non possiamo accettare che si continui a morire sul lavoro perchĂ© la vita delle persone vale piĂą di ogni cosa”.
“Davvero non c’era modo peggiore per celebrare la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La morte di Paolo Lambruschi, esperto camionista, per un incidente nella cava di marmo di Miseglia a Carrara, ci riempie di tristezza, ma ci spinge anche a proseguire nel nostro impegno per evitare incidenti mortali, infortuni e malattie professionali”. Così in una nota il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini esprimono il loro cordoglio per l’incidente mortale avvenuto questa mattina in una cava di marmo in provincia di Massa Carrara e che è costato la vita ad un camionista che vi lavorava.
“Proprio questa mattina – ricordano Giani e gli assessori – avevamo annunciato il nostro investimento di un milione e mezzo di euro per la formazione, finalizzati cioè a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva sulla sicurezza per lavoratrici e lavoratori. Era questo il modo che avevamo scelto per celebrare concretamente la Giornata mondiale e per ribadire il nostro impegno per fare in modo che gli infortuni e le morti sul lavoro siano finalmente azzerate. Ai familiari di Paolo Lambruschi vogliamo far giungere i sensi della nostra vicinanza e del nostro piĂą profondo cordoglio. Ai suoi compagni di lavoro, alle organizzazioni sindacali e a tutte le parti coinvolte nella difficile battaglia per rendere il lavoro piĂą sicuro ribadiamo che il nostro impegno per la sicurezza non verrĂ meno e, ne siamo sicuri, così sarĂ anche per il loro, perchĂ© questa è una battaglia che deve combattere ogni giorno e con l’impegno di tutte le parti”