Firenze, presidio sotto Palazzo Vecchio, in concomitanza con la seduta del Consiglio comunale, da parte di tutti i lavoratori delle scuole dell’infanzia indetto dalla Rsu del Comune di Firenze: presenti anche numerosi bambini, con le loro famiglie.
La protesta dei lavoratori delle scuole dell’infanzia è stata organizzata, come è stato sottolineato dalla Rsu, in seguito alla “riduzione del servizio da parte del Comune con la chiusura di quattro sezioni per l’anno scolastico 2023-2024 e una nuova proposta di organizzazione dell’orario di lavoro che aggrava le problematiche presenti” come “l’aumento del carico di lavoro per gli insegnanti”.
Tra le richieste fatte “la riattivazione della sospesa indennità di turno e regole certe per mobilità e riassegnazione di tutto il personale scolastico”. “La chiusura delle quattro sezioni è la punta dell’iceberg – ha detto Jacopo Geirola della Cgil -. I problemi sono tanti, a cominciare dal fatto che la scuola dell’infanzia comunale è stata appaltata per metà nel 2016. E noi chiediamo la re internalizzazione del servizio, su 93 sezioni ne sono state appaltate la metà”.
“I problemi rilevati dall’Rsu sono stati attenzionati tanto che è arrivata la convocazione dal Comune per il 16 maggio, in modo da potersi confrontare”, ha spiegato il segretario generale Uil Fpl Toscana Flavio Gambini che si trova a Palazzo Vecchio e incontrerà i rappresentanti del Consiglio comunale.
“Vogliamo il rispetto per i lavoratori che offrono un servizio alla cittadinanza, si dovrebbe valorizzare il personale pubblico”, il commento di Miriam Amato dell’Usb Firenze. Gli insegnanti hanno manifestato “preoccupazione per la tenuta del servizio, ci poniamo la domanda su quali siano le intenzioni dell’amministrazione. Il calo democratico è reale ed esiste ma noi non siamo mai stati coinvolti nelle scelte”.
Tra le proteste anche quella del comitato ‘Priorità alla scuola’: “Il 15 maggio incontreremo l’assessore all’educazione Funaro – ha spiegato Costanza Margiotta del comitato -. Un decreto ministeriale dice che i finanziamenti alle scuole paritarie avvengono per ogni classe formata con minimo di 15 allievi, un dato diverso rispetto a ciò che dice il Comune”.