Dare ai profughi ucraini una possibilità di avviamento al lavoro, previa apposita formazione professionale. Lo prevede un accordo di collaborazione tra Caritas Firenze e Ance Firenze a sostegno della popolazione ucraina fuggita dalla guerra, che si prefigge di favorire l’incontro tra domanda e offerta di manodopera per il settore edile, che oggi ha le condizioni per accogliere nuovi lavoratori
Formazione ad hoc ed avviamento professionale nel campo dell’edilizia per i profughi dall’Ucraina che volessero lavorare nel settore. L’intesa sarà valida anche per i profughi in arrivo da altri Paesi.
Come spiegato nel corso della presentazione a Palazzo Vecchio dall’assessore al welfare del Comune Sara Funaro, attualmente “sono oltre 2000 gli ucraini presenti nel territorio della Città metropolitana”. E se Ance ha effettuato una propria indagine sulla capacità di inserire manodopera proveniente dall’Ucraina presso le proprie associate da cui è emersa una buona disponibilità , Caritas Firenze da parte sua provvederà , tramite le proprie banche dati, a verificare l’esistenza di profughi ucraini da inserire nelle imprese edili.
Il presidente di Ance Firenze Pierluigi Banchetti ha spiegato che “al di là dell’aspetto essenziale dell’accoglienza curato da istituzioni come Caritas, la possibilità di un lavoro che permetta una autonoma sussistenza riteniamo sia fondamentale per chi ha dovuto lasciare la propria casa e la propria occupazione”. Riccardo Bonechi, direttore della Caritas diocesana e il presidente Fondazione Solidarietà Caritas Vincenzo Lucchetti hanno aggiunto che “i nostri centri di ascolto potranno senz’altro segnalare tutti quei nominativi che potranno essere formati ed inseriti a pieno titolo nel comparto edile”. Secondo l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro si tratta di “un protocollo importante. L’inclusione non passa solo attraverso l’accoglienza, passa anche dagli inserimenti lavorativi”.