La Guardia di Finanza di Siena ha scoperto 18 braccianti agricoli pagati “in nero” da parte di una società del comparto agricolo. Emerse irregolarità anche retributive: la società avrebbe pagato ai lavoratori, seppur formalmente assunti in modo regolare, una parte della paga ‘fuori busta’.
La strategia evasiva, secondo la Gdf di Siena, permetteva un risparmio d’imposta e contributi sia per la società che per gli stessi braccianti. L’azienda remunerava in modo sistematico i braccianti agricoli facendo confluire il 50% circa degli emolumenti in busta paga, mentre la restante metà veniva consegnata “in nero”.
Immediata la segnalazione da parte delle Fiamme Gialle per le conseguenti procedure sanzionatorie e di recupero delle imposte e di contributi evasi.