Sono scesi da pochi minuti i due operai della ‘G Costruzioni’ che stamani erano saliti su una gru nel cantiere della terza corsia autostradale dell’A1 a Cornocchio, a Barberino di Mugello (Firenze) per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi arretrati da parte della loro azienda che lavorava in appalto al cantiere Pavimental.
“Sarà direttamente Pavimental ad anticipare un primo acconto da 2 mila euro ai lavoratori ex G Costruzioni che non ricevevano lo stipendio da novembre scorso.”A riferirlo è Stefano Tesi, segretario della Filca-Cisl Firenze, dopo l’incontro con la società appaltante dei lavori per la terza corsia dell’A/1 e quello successivo svoltosi oggi pomeriggio in comune a Barberino di Mugello tra i rappresentanti sindacali e il sindaco Giampiero Mongatti.Stamani due dei circa 40 lavoratori che attendono il pagamento dello stipendio erano saliti su una gru del cantiere di Cornocchio, scendendo poi nel primo pomeriggio.“E’ una prima boccata di ossigeno per questi lavoratori che non riscuotevano da 6 mesi – continua Tesi -. Ora lavoreremo, con Pavimental, per trovare, al più presto, una soluzione definitiva a questa vertenza.”Tesi ha anche annunciato che Filca, Fillea e Feneal assieme al comune di Barberino hanno chiesto l’apertura di un tavolo urgente in Prefettura e chiederanno a breve anche l’intervento della Regione Toscana.
“E’ inaccettabile che nel cantiere di una grande opera si arrivi a questa situazione. Lo diciamo da tempo, nei giorni scorsi abbiamo organizzato anche un presidio e chiesto a Autostrade a Pavimental di intervenire, come peraltro prevede la legge per quanto riguarda la responsabilità in solido” afferma Marco Benati della Fillea Cgil. Benati aggiunge “se i lavoratori non hanno lo stipendio pagato per mesi nel loro cantiere, Autostrade e Pavimental dovevano intervenire. Gli operai hanno cessato di lavorare a marzo e da novembre non hanno ricevuto lo stipendio”.
Proprio a causa del mancato pagamento degli stipendi da mesi, fa sapere ancora la Fillea Cgil, una parte dei 40 lavoratori della “G Costruzioni” di Fano (Pesaro e Urbino) si erano dimessi, mentre gli altri sono stati licenziati: “la situazione che si è creata oggi è grave, figlia dell’esasperazione dei lavoratori, e i committenti purtroppo non l’hanno affrontata per tempo come chiesto dal sindacato”.