Impedire l’abuso di lavoro precario all’interno degli stabilimenti toscani di GlaxoSmithKline. E’ quanto chiede una mozione di Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì Toscana a sinistra), approvata oggi all’unanimitĂ dal Consiglio regionale.
Con questa mozione di Si-Toscana, la Giunta si impegna ad aprire un nuovo tavolo con la multinazionale farmaceutica, le organizzazioni sindacali e le Rsu aziendali, per la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione e per regolamentare l’uso del lavoro interinale all’interno degli stabilimenti di Siena e Rosia.
“Il numero di lavoratori interinali impiegati da Gsk è esorbitante, addirittura 660 tra Siena e Rosia – commentano Fattori e Sarti di Si-Toscana- e le segnalazioni di veri e propri abusi nell’uso di forme contrattuali precarie arrivano continuamente”.
“E’ inaccettabile che Gsk sostituisca i lavoratori cui non viene rinnovato il contratto con nuovi interinali – continuano i due consiglieri di Si-Toscana-. Adesso la Regione deve fare il possibile perchĂ© la casa farmaceutica si apra al confronto, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il numero di lavoratori interinali rispetto al totale degli assunti”.
Sulla stessa linea Marco Casucci (Lega): “E’ ora di dire basta e fermare la prepotenza delle multinazionali e l’abuso del lavoro interinale anche nel territorio senese. Occorre rimettere al centro la tutela dei precari. Gli ultimi esecutivi non si sono mai occupati di tutelare chi è sfruttato con contratti capestro e che non ha speranza di stabilizzazione”.