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“Le Tlc non si svendono”

presidio TLC Firenze

Presidio dei lavoratori Tim con Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil Toscana a Firenze. I Sindacati: “il settore delle TLC è sottoposto ad una guerra tra bande per accaparrarsi i profitti”

“Non è uno scherzo del destino se siamo ultimi in Europa su tutti i parametri economici e sociali relativi al mondo delle telecomunicazioni!”. I sindacati delle TLC, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil Toscana, ne sono convinti: “da anni il settore Tlc è sottoposto alla guerra tra bande per accaparrarsi soldi e proventi a danno dello sviluppo e del futuro del paese”. il risultato è sotto gli occhi di tutti, dicono ” mancata digitalizzazione, copertura insufficiente, 12 milioni di cittadini senza un collegamento adeguato, digital divide diffuso.
Questa mattina i sindacati delle TLC hanno effettuato un presidio sotto le prefetture di tutti i capoluoghi di regione (per la toscana Firenze), per sottolineare come “gli ultimi avvenimenti, l’attacco al management da parte di Vivendi e l’Opa del fondo di investimenti Kkr sono frutto della stessa logica finanziaria che ha portato l’Italia in fondo alle classifiche, le nostre aziende in mano straniera e la più grande azienda tecnologica del paese ad arrancare sotto debiti e assenza di ricavi”.
In Toscana gli addetti Tim sono circa 2.100, con l’indotto ci si avvicina ai 3mila.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil Toscana e le Rsu della Toscana  avanzano proposte concrete al governo (” ma non vengono ascoltate” sottolineano amaramente): “rete unica e fusione Tim-Open Fiber, ruolo dello stato tramite Cdp, ruolo delle Autority, investimenti occupazionali, attivazione del fondo di solidarietà del settore Tlc” tra le altre.
INTERVISTA CON SAMUELE FALOSSI, SLC CGIL
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