Fa discutere l’iniziativa lanciata da Matteo Salvini per il prossimo 3 dicembre a Firenze. Ieri il sindaco Dario Nardella e assessori della di Palazzo Vecchio avevano esortato la città a farsi sentire contro l’appuntamento
Non si placano le polemiche per l’evento lanciat da Matteo Salvini per il prossimo 3 dicembre a Firenze. “Nardella vuole isolare Firenze dal futuro di una Europa basata sulla sicurezza, lavoro, giovani, innovazione, futuro e protezione dei confini. La città non appartiene al Pd, risponderemo in tantissimi e col sorriso, parlando di temi e lasciando l’odio alla sinistra”. Così il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin . “Salvini, Le Pen e Weidel sono i benvenuti a Firenze – sottolinea in una nota -. Nardella venga a suonare il violino piuttosto, come ha fatto con tutti gli altri ospiti venuti a vedere le meraviglie della nostra città”.
Alla Lega risponde con un post FB l’ex Vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi (IV). “La provocazione ordita da Matteo Salvini non va lasciata passare sotto silenzio. Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza, patria di padre Balducci, di don Milani, del sindaco la Pira, culla del Rinascimento, città costruttrice di pace e di solidarietà che ai muri ha sempre opposto la capacità di creare ponti nel segno dell’uomo e dell’umanità, non può essere teatro di un evento che si annuncia come la prova di forza di una estrema destra xenofoba, che soffia sul fuoco delle paure per stabilire la propria egemonia culturale e politica. Siamo certi che la nostra città saprà opporre alla provocazione la forza pacifica della propria storia e della propria vocazione”.
“Noi saremo convintamente nel percorso che unirà tutte le forze antifasciste ed antirazziste con l’obiettivo di evitare che questo evento si tenga – aggiunge -. In ogni caso siamo certi che Firenze e i fiorentini sapranno rispondere come sempre sotto il vessillo della civiltà, della tolleranza, della pace, dei diritti e della solidarietà”.