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Lega, il 5 e 6 aprile il Congresso federale a Firenze

Salvini

MATTEO SALVINI MINISTRO

La Lega sceglie Firenze per tenere il primo congresso federale dopo ben otto anni. Si svolgerà il 5 e il 6 di aprile alla Fortezza da Basso, mentre sono attesi settecento delegati eletti dai militanti nei congressi regionali.

Dunque la Lega sceglie Firenze per fare il congresso. Il primo dopo la bellezza di otto anni, con Salvini a capo del partito da ben dodici anni che al congresso suddetto si presenterà come candidato unico. Il Pcus di Bréžnev non avrebbe saputo fare di meglio. Firenze scelta obbligata in vista delle prossime elezioni regionali d’autunno: la Lega non si rassegna ad avere in questo percorso un ruolo marginale. Al congresso federale ci saranno settecento delegati eletti dai militanti nei congressi regionali e tutti maggiorenti del partito. Una Lega che si presenta divisa, basti pensare alle ruggini tra il segretario regionale Luca Baroncini e l’eurodeputata ed ex sindaca di Cascina Susanna Ceccardi, oppure alle divisioni e ai malumori creati dalla candidatura alla presidenza della Regione della Capogruppo in consiglio regionale Elena Meini. Partito locale in ogni caso in fibrillazione che già definisce “storico” questo congresso. Perché, non è dato sapere. Si parla del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari che sarebbe tentato dallo sfidare Salvini. Del sondaggio del “Giornale” che vede gli elettori leghisti bocciare per il 90% il suo segretario sulla politica estera. E sicuramente ci sarà da gestire la “variabile Vannacci“. Il generale ed eurodeputato eletto con i voti della Lega senza averne la tessera, ha di recente attaccato Forza Italia e si è avvicinato a Fratelli d’Italia. Oltre ad aver chiesto al ministro Roberto Calderoli una modifica allo statuto del partito per istituire una carica nuova, quella del Presidente. Immaginate voi per chi. Anche su questo la Lega è in crisi. C’è chi, come il Presidente della Lombardia Fondana vorrebbe semplicemente mettere Vannacci alla porta e chi invece lo teme, tema la sua popolarità, il suo super attivismo, il suo essere ovunque e insieme imprevedibile.

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