La raccolta di firme si terrà il 14 e 15 dicembre e sarà collegata ad una mozione da presentare in Consiglio regionale della Toscana e un’iniziativa parlamentare e in Europa. L’europarlamentare della lega Susanna Ceccardi: ‘simbolo di oppressione, Europa si sta islamizzando’
Una raccolta firme per introdurre il divieto per le ragazze minorenni di indossare il velo a scuola. L’iniziativa, dal titolo ‘In classe con la testa libera’, è stata presentata nella sede del Consiglio regionale della Toscana dall’europarlamentare Susanna Ceccardi della Lega, insieme ai consiglieri regionali ed al segretario regionale della Lega, Luca Baroncini.
“L’Europa e l’Italia si stanno islamizzando – ha detto Ceccardi – e i segni sono anche le numerose bambine che si presentano a scuola, minorenni, quasi integralmente coperte dal velo. Il velo islamico è un simbolo di oppressione, nasce da retaggi culturali e familiari che impongono anche a bambine piccolissime di mettere il velo. Noi crediamo che invece a scuola si debba andare con la testa libera. Per questi motivi culturali, identitari e, soprattutto, di libertà delle donne, l’iniziativa della Lega va incontro alle donne e soprattutto alle bambine. Abbiamo quindi promosso una raccolta firme in tutti i gazebo per le piazze della Toscana per dire no al velo in classe”.
Susanna Ceccardi ha spiegato che alla raccolta firme verrà collegata “una mozione in Consiglio regionale della Toscana e anche un’iniziativa parlamentare ed europarlamentare. Una proposta di risoluzione che verrà presentata da me in Europarlamento che segua anche altre normative che già esistono in Europa, in Francia nelle Fiandre, in Germania e anche in Spagna, e confermate dalla Cedu“.
Luca Baroncini, segretario regionale della Lega ha spiegato che il partito organizzerà “una specifica raccolta firme sul territorio il 14 e 15 dicembre e inseriremo questo argomento nel programma della Lega per le prossime elezioni regionali. Nel nostro Dna c’è, infatti, la piena difesa dell’identità e mentre c’è qualcuno, anche nel centrodestra, che sostiene lo Ius scholae, per non parlare della sinistra che si è completamente scordata degli italiani: noi invece, anche tramite la costituzione un apposito dipartimento, ci occupiamo di tutelare la nostra cultura, le nostre radici cristiane e la nostra identità, valori sui quali non siamo disposti ad arretrare”.
La capogruppo del Carroccio in consiglio regionale, Elena Meini ha ringraziato Ceccardi per l’iniziativa e “per aver toccato questa delicata tematica che condivido completamente. Questo sembrerebbe, a prima vista, un argomento a noi lontano e invece è tutt’altro che distante dai cittadini. Nessuna strumentalizzazione, dunque, ma la ferma volontà, anche tramite una mozione che presenteremo a breve in consiglio regionale, di preservare la laicità della nostra scuola. Noi tutti consiglieri regionali, quindi, sosterremo questa iniziativa”.