Site icon www.controradio.it

Legacoop: Cooperative in sofferenza dato l’aumento dei costi

assemblea legacoop

foto d'archivio

Momento difficile per il settore agroalimentare, a renderlo noto il presidente di Legacoop Cristian Maretti, che lancia l’allarme evidenziando l’aumento del prezzo delle materie prime.

L’aumento dei costi di produzione come energia, imballaggi e plastica, sommato al margine risicato che hanno le Cooperative, sta mettendo in ginocchio il settore dell’agroalimentare. Offrire un servizio garantito e una equa remunerazione ai soci per Legacoop sta diventando sempre più una missione complicata.

A lanciare l’allarme sono Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare e Sara Guidelli, direttore generale di Legacoop Agroalimentare. Guidelli ha spiegato, “Nonostante un 2020 molto difficile per la pandemia, il valore della produzione delle associate è cresciuto dell’1,89% rispetto al 2019, attestandosi a circa 9.478 milioni di euro. Ma a pesare sono costi e margini.”

“L’incidenza del valore aggiunto sulla produzione è stata del 15,42% nel 2020 con un risultato netto di appena 1,40%. E’ un valore molto basso se paragonato alle performance dell’industria privata – ha concluso Guidelli -, che nel 2020 registra il 16,37% di valore aggiunto e il 4,85% di risultato netto”.

Nel settore agroalimentare “la cooperazione è in sofferenza – ha affermato Cristian Maretti -: da soli non possiamo più gestire l’aumento dei costi, ci deve essere il contributo di tutta la filiera, dal campo allo scaffale. Abbiamo rispettato i valori del nostro sistema, ma l’incognita è come chiuderemo i bilanci nel 2022″, aggiunge Maretti in una nota. Secondo Legacoop i problemi sono rappresentati dal prezzo attuale delle materie prime, dall’aumento dei costi di produzione (energia, imballaggi, plastica) e dal margine risicato che le cooperative hanno per garantire servizi e una equa remunerazione ai soci”.

Exit mobile version